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Frana Cupone a Tricarico, interviene il consigliere Mangiamele

Sulla notizia di questi giorni dell’avvenuta contrattualizzazione e dell’imminente consegna dei lavori di ripristino della frana sul tratto della Strada provinciale 1 “Appia”, in prossimità di contrada Cupone, a tre chilometri dall’abitato di Tricarico, interviene il consigliere provinciale del Pdl Antonio Mangiamele. In un comunicato inviato alla stampa, spiega che “ci sono voluti oltre due anni per giungere almeno alla contrattualizzazione dopo aver, con non poca fatica da parte dell’ente Provincia, reperito i fondi necessari, considerato il particolare periodo di crisi. Mentre altri, compreso il sottoscritto, si attivavano per risolvere definitivamente il problema, a Tricarico la frana in questione ha suscitato l’interesse politico sia degli amministratori uscenti, sia degli attuali: i primi hanno solo fornito notizie distorte e non rispondenti al vero, in particolare, in merito alla copertura finanziaria dei lavori; i secondi, fino a poche settimane fa, minacciavano (sic!!!!) di chiudere il tratto non franato temendo per l’incolumità pubblica, in quanto “è acuita, inoltre, la frattura longitudinale della mezzeria della carreggiata ancora transitabile e il cedimento potrebbe, visto anche il transito dei mezzi pesanti, coinvolgere quasi l’intera arteria con grave rischio per la pubblica incolumità”, a detta del responsabile dell’area tecnica della Città di Tricarico”. Il consigliere Mangiamele precisa che la frana di contrada Cupone viene monitorata quotidianamente dai tecnici dell’ufficio tecnico della Provincia di Matera, i quali non hanno mai sottovalutato il problema ed è per questo che si è arrivati alla soluzione tecnica meglio descritta nei comunicati stampa dei giorni scorsi. “Adesso si spiega anche perché, fino a pochi giorni fa – dice Mangiamele – gli attuali amministratori della Città di Tricarico, durante i comizi in piazza, si sbracciavano minacciando l’arbitraria e insensata chiusura della carreggiata. Ma ciò non spiega come mai, dal mese di aprile 2011, sia il responsabile dell’area tecnica, sia poi la nuova amministrazione, messi al corrente del fatto che dovevano provvedere a proprie cure e spese allo spostamento della condotta del gas che rasenta la zona interessata dall’intervento, ad oggi, stranamente, non hanno ancora provveduto, occupandosi invece di questioni non di loro competenza. Speriamo che gli sforzi messi in campo dall’ente proprietario per la soluzione del problema non vengano vanificati: tale inerzia è sicuramente causa di ingiustificato ritardo dell’inizio dei lavori”.

Vito Sacco

 

 

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