Ancora ko Bari e Lecce
Ennesima domenica storta per Bari e Lecce, ed ora iniziano a suonare un pò di allarmi.
Un’occhiata alla classifica e si nota che i record parlano pugliese: il Lecce ha il peggior attacco della A (solo 8 gol, come Cesena e Parma) e la peggiore difesa (22 reti). Il Bari segue a ruota, 9 gol fatti (secondo peggior attacco) e 19 subìti (seconda peggior difesa)
Per il Bari era un’occasione ghiotta: dopo la sconfitta col Milan (ci sta, considerando che i rossoneri hanno appena battuto i cugini nel derby), il calendario ha riservato ai galletti due gare abbastanza abbordabili: Chievo e Parma, due scontri diretti. La gara da vincere, non foss’altro per la classifica, era quella contro i ducali. Un brutto ko. Se poi uno specialista come Parisi fallisce il rigore del possibile 1-1, il quadro è completo. In più, cominciano a saltare i nervi: Masiello e Donati espulsi e, quindi, indisponibili per la trasferta al Massimino contro il Catania di domenica prossima.
Eppure, il Bari non pecca a livello di gioco, il problema è che manca un finalizzatore, uno da 15 gol sicuri a stagione. Quella figura che altre squadre come Bologna, Chievo e Brescia hanno.
Il ritiro continua, ma Ventura confida ancora nella forza del gruppo
Il Lecce, invece, non è riuscito a dare seguito alla bella prova contro l’Inter. Uscire dal “Friuli” con 4 reti sul groppone è molto difficile da digerire. E’ la terza volta che gli uomini di De Canio vengono sconfitti con un punteggio così largo, anche se nelle due precedenti occasioni gli avversari si chiamavano Milan e Juventus.
C’è una differenza enorme tra il Lecce formato casalingo e quello da trasferta: fuori casa al primo gol subito, la squadra molla. Grave. Ancor di più se trovi una delle squadre più in palla del momento, l’Udinese, che quando ha spazio sa far male.
Due dei tre gol di Di Natale sono praticamente identici, con l’attaccante napoletano che sfugge alla marcatura dei difensori e si presenta a tu per tu con Rosati. Il portiere salentino ha evitato almeno altre 3-4 reti, risultando il migliore dei suoi.
Ora al “Via del Mare” arriva la Sampdoria, che da quando è orfana di Cassano ha sicuramente una freccia in meno al proprio arco.