Trasporto urbano a Matera, la soluzione è ancora lontana
A due anni dal bando per il servizio pubblico del trasporto urbano si è ancora lontani da soluzioni, la prima scadenza della gara d’appalto risale al maggio 2010, di lì in poi rinvii, aggiustamenti vari, proroghe del servizio urbano, riduzione di percorsi, disservizio per la cittadinanza, alcuna incentivazione all’utilizzo del mezzo pubblico, alcuna politica di disincentivazione all’utilizzo delle vetture nei Sassi. Il tutto lasciato al caso ed a discapito della città e del suo possibile percorso verso una visione più moderna del servizio pubblico. Procedendo di proroga in proroga, ogni tre mesi, si è prodotta precarietà, affidata ad un limbo gestionale che non può far altro che assicurare meno del necessario, scontentando tutti: aziende che le gare le hanno perse, azienda che la gara l’ha vinta, dipendenti e sindacati, tutti in attesa del TAR che a dicembre deciderà ancora una volta le sorti di un bando. Si comprende bene che in tutto ciò, vi è una carenza di progettualità ed è lontano il pensiero di pretendere di migliorare quel che si ha atteso che lo paghiamo. Nessuno pensa di poter sfruttare una risorsa per facilitare la percorribilità urbana e offrire un servizio alla cittadinanza; non sembra che questa Amministrazione realizzi che tutto ciò ha dei costi ed anche elevati; che li paghiamo con denaro pubblico, sia se li usiamo, sia non lo facessimo, sempre e comunque ci costa circa 3 euro a km.; che in questa città si spendono 4 milioni di euro l’anno per mandare su e giù autobus spesso poco utilizzati. Per questo dovremmo cercare di incentivare il cittadino all’uso del mezzo pubblico, razionalizzare le percorrenze comprendendone le reali necessità, non servono scelte azzardate e poco significative, perché non basta istituire un servizio navetta da via Lucana alla Cattedrale, inutile e costoso, usato da non più di 3, 4 persone al giorno per il sol fatto di aver privato alcuni cittadini del parcheggio. Così si penalizzano tutti gli altri, vuoi per i costi che per le minori corse, queste scelte non fanno altro che allontanare la gente dal servizio di trasporto urbano. Il servizio se usato in modo efficace ed efficiente, porrebbe le condizioni per una migliore qualità della vita nella nostra città, la politica deve avere il coraggio di fare le scelte anche se queste sono difficili e scontentano taluni, è’ intollerabile, nelle attuali ristrettezze economiche, sprecare. La città, il centro storico ed i Sassi attendono che qualcuno pensi a cosa fare, da anni vivono l’improvvisazione in questo settore. Le risorse vanno utilizzate al meglio anche nelle proroghe, perché di proroghe come ben sappiamo, nella nostra città si può attendere a lungo, in taluni casi per sempre. Che le politiche sul trasporto urbano siano lasciate nella instabilità più profonda ognuno di noi può constatarlo, decine di autobus della SITA, delle FAL e turistici intasano il centro, negli orari di punta, in entrata ed uscita dalle scuole il traffico impazzisce. Nessuno prende provvedimenti, ognuno coltiva il proprio orticello e crede di aver le sue ragioni nel pensare, progettare e rinviare, ma si è distanti dal fare cose semplici: un area nella quale far confluire il trasporto extraurbano. Non è migliore quello che avviene nei Sassi, è assurdo che una città storica, fragile nel suo sistema, per aver vissuto la sua storia millenaria con muli e traini, aver costruito nel vicinato i rapporti umani di aggregazione e cultura semplice, prerogative fondamentali dell’immagine urbana, oggi si veda una piazza san Pietro Caveoso, via B. Buozzi, via Fiorentini, piccole piazzette e fantastici affacci, zeppi di auto, motorini con improvvisate guide districarsi tra la gente quasi fossero birilli, marciapiedi utilizzati per parcheggio, il caotico ed incurante traffico quasi fosse la banale e poco significativa periferia. Ogni turista ne rimane sorpreso, incredulo, sperduto, quando gli si dice che può entrarci in auto, sono questi gli elementi di fondo che all’osservatore attento lasciano intendere che qui non vi è una politica che pensa, non ci sono idee.
Adriano Pedicini Consigliere PDL Matera