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L’istituto di cultura cinese Confucio a breve anche a Bari

La Provincia del Guangdong sosterrà la nascita di una sede dell’Istituto di cultura cinese Confucio anche nella città di Bari. La conferma ufficiale è arrivata nel corso dell’incontro svoltosi a Canton tra il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola (accompagnato dal console generale Benedetto Latteri) e il Governatore della Provincia del Guangdong Zhu Xiaodan (accompagnato da una folta delegazione di dirigenti dei ministeri locali). Precedentemente, il presidente pugliese ha avuto un incontro con il Segretario del Partito Comunista della provincia cinese Wang Yang, che aveva già mostrato particolare interesse alla proposta avanzata da Vendola di aprire anche a Bari una sede dell’Istituto Confucio.

“Sogno un mondo – ha detto Vendola suscitando grande condivisione da parte del Governatore Zhu – in cui è possibile che migliaia di studenti pugliesi possano laurearsi in Cina e migliaia di studenti cinesi vengano a studiare in Puglia”. Nel corso dell’incontro, Vendola ha affermato che in Guangdong “siamo in uno degli snodi cruciali della storia del mondo. La Puglia vuole essere una parte di quell’Europa che, con USA e Cina, è in grado di far nascere il mappamondo della pace. I commerci e l’economia sono facilitati enormemente dalla reciproca comprensione, quando cadono i pregiudizi. Nella nostra esperienza di governo regionale – ha continuato Vendola – abbiamo scelto l’innovazione come strumento per disegnare e realizzare politiche settoriali. Credo che anche in Cina le due questioni che mi paiono prioritarie, la protezione ambientale e quella sociale, possano trovare nel ricorso all’innovazione la chiave di soluzione di emergenze certamente importanti”.

In questo quadro, il presidente Vendola ha proposto che la Puglia ed il Guangdong elaborino congiuntamente un progetto pilota per la riqualificazione con tecnologie ‘verdi’ italiane di una porzione di territorio urbano della provincia cinese. Proposta che ha trovato un’accoglienza entusiastica da parte cinese e che diventerà, insieme agli incontri che questi giorni stanno avendo gli imprenditori della green economy pugliesi con aziende cinesi, una prima importante conferma concreta dello spirito di amicizia e collaborazione tra i due territori.

La missione istituzionale del Presidente Vendola è continuata con a Hangzhou, nella provincia dello Zhejiang, dove oggi parteciperà sia alla cerimonia di inaugurazione della manifestazione fieristica 2011 sull’Innovazione e le Tecnologie, sia al Meeting di presentazione delle Regioni Italiane. Entrambe si svolgeranno presso lo Zhejiang World Trade International Exibition Center, davanti ad un vasto pubblico rappresentato da Enti, Autorità, Istituzioni, Università cinesi. All’interno della manifestazione, il Presidente inaugurerà anche il padiglione Italia di 1.000 metri quadrati (uno stand colorato con i tre colori della bandiera italiana) che sarà animato dalle decine e decine di aziende della Puglia, dell’Emilia Romagna e della Toscana.

Giuseppe Bratta, direttore commerciale della Geatecno, una delle impresi pugliesi che partecipano alla missione in Cina, è molto soddisfatto: “Credo di poter parlare a nome non solo dell’azienda che rappresento, ma anche delle altre imprese che con me stanno condividendo questa esperienza. Non possiamo che apprezzare il Presidente Vendola per il pragmatismo dimostrato in questi giorni, una dote sempre più rara nei nostri governanti. La vicinanza alle imprese che il Presidente sta dimostrando in questi giorni assume maggior valore poiché arriva in un momento di incertezza e instabilità politica. Quello del Presidente è per noi un atto di estremo coraggio. Rappresenta la sua voglia di fare squadra con il mondo produttivo, la sua voglia di mettersi in gioco attraverso iniziative che creano valore per le aziende e nuovi impulsi all’agonizzante mondo economico. Quella cinese è una nuova frontiera da conquistare. Sta a noi imprese innovative cogliere queste nuove opportunità e queste sfide sempre più avvincenti. Il made in Puglia sta facendo sistema nella fabbrica del mondo cinese. Su questo non abbiamo dubbi”.

 

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