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Vincolo di inedificabilità sulle aree boscate e di pascoli percorsi da incendi

La Giunta comunale ha adottato il catasto degli incendi boschivi elaborato dall’Ufficio urbanistica in collaborazione con le attività ed i rilievi forniti dal coordinamento provinciale del Corpo forestale di Matera. Lo rende noto l’assessore all’Urbanistica, Piero Mazzei. “Gran parte della superficie del territorio comunale – afferma Mazzei – è costituita da boschi contenenti un’ampia varietà di specie che nel corso dei millenni si sono adattate alla variabilità dei climi arrivando a costituire un’enorme ricchezza per l’ambiente e l’economia della nostra città, per l’equilibrio del territorio, per la conservazione della biodiversità e del paesaggio. Per proteggere questo patrimonio dagli incendi ed in ossequio alla vigente normativa abbiamo adottato il catasto degli incendi boschivi che individua le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuolo sono stati percorsi dal fuoco e che non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno 15 anni apponendo apposito vincolo di inedificabilità, oltre ad a una serie di divieti, prescrizioni e sanzioni”.

È inoltre vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui per detta realizzazione sia stata già rilasciata, in data precedente l’incendio e sulla base degli strumenti urbanistici vigenti a tale data, la relativa autorizzazione o concessione. Sono vietate per cinque anni, sui predetti soprassuoli, le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa dal Ministro dell’ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla regione competente, negli altri casi, per documentate situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici. Sono altresì vietati per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco, il pascolo e la caccia.

Secondo la legge dello Stato del 21 novembre 2000, n. 353 “Legge-quadro in materia di incendi boschivi” “i comuni provvedono a censire, tramite apposito catasto, i soprassuoli già percorsi dal fuoco nell’ultimo quinquennio, avvalendosi anche dei rilievi effettuati dal Corpo forestale dello Stato. Il catasto è aggiornato annualmente. L’elenco dei predetti soprassuoli deve essere esposto per trenta giorni all’albo pretorio comunale, per eventuali osservazioni. Decorso tale termine, i comuni valutano le osservazioni presentate ed approvano, entro i successivi sessanta giorni, gli elenchi definitivi e le relative perimetrazioni. E’ ammessa la revisione degli elenchi con la cancellazione delle prescrizioni relative ai divieti solo dopo che siano trascorsi i periodi rispettivamente indicati”. La delibera sarà quindi oggetto di discussione in uno dei prossimi consigli comunali.

 

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