BasilicataCronaca

Giovine Italia Santeramo non dimentica i caduti di Nassiriya

Esattamente come oggi, 8 anni fa, nelle prime ore di quel 12 Novembre 2003 la base maestrale della Multinational Specialized Unit dell’arma dei Carabinieri di Nassyria, in Iraq, fu colpita da un attacco kamikaze che portò ad un tragico bilancio.

In quel vile attentato persero la vita dodici carabinieri, cinque militari dell’esercito, un civile e un dipendente della cooperazione italiana.

Un camion cisterna carico di esplosivo scoppiò davanti alla base MSU italiana dei Carabinieri; grazie alla prontezza del Carabiniere di guardia, Andrea Filippa, il camion fu fermato con colpi d’arma da fuoco fuori dal cancello evitando così un massacro.

L’attentato di Nassyria fu, dunque, solo il primo di una tragica serie di attentati diretti al nostro contingente militare di stanza nel teatro bellico iracheno

Nel corso di questi anni abbiamo voluto mantenere vivo il ricordo di questi veri Servitori dello Stato.

Persone come noi, alle volte anche ragazzi, che scelgono di vestire l’uniforme e di servire la Patria anche a costo della propria vita, in missioni di Peacekeeping  dell’ONU come per l’appunto era la missione “Antica Babilonia”.

Proprio per tributare loro la giusta memoria la Giovane Italia di Santeramo ha presentato istanza di intitolazione di una piazzetta/villetta ai Caduti di Nassyria al Commissario Straordinario Marani.

La richiesta è stata presa in seria considerazione dal dott. Marani che ha assicurato, in breve tempo, l’apposita approvazione dell’istanza con proprio atto commissariale.

Nella nostra richiesta abbiamo indicato quella che per noi poteva la giusta piazza cui attribuire l’appellativo di “Piazzetta Caduti di Nassyria” ovvero la nuova area a verde pubblico presente in Via Gaetano Sansolino.

Per noi come per tutti non ci dovrebbe essere alcuna distinzione tra i militari deceduti a Nassirya, e quelli che in altri tempi hanno perso la propria vita.

I caduti di Nassirya per noi rappresentano il simbolo dell’incommensurabile sacrificio di giovani vite che ci tocca, purtroppo, sopportare per il mantenimento della Democrazia, per la Pace mondiale e per sconfiggere il Terrorismo Internazionale. Gli eroi di Nassirya rappresentano anche l’esempio di gente che , sebbene indossi le uniformi militari, muore nell’esercizio del proprio DIGNITOSO lavoro.

Approfittiamo, inoltre, dell’occasione anche per porgere un pensiero a Padre Nicola Giandomenico, di cui oggi ricorre il 2° anniversario della morte, padre francescano originario di Santeramo, uomo che nel corso della sua vita ha lottato per diffondere la Pace e il dialogo.

Giovane Italia Santeramo

 

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