Il dolore di Adduce dopo il ritrovamento dei corpi di Carlo e Rosa Masiello
“Con il ritrovamento dei corpi senza vita di Carlo Masiello e della figlia Rosa si chiude per sempre questa tragedia che ha profondamente colpito anche la nostra comunità”. Lo afferma il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, che non appena ha saputo della notizia del secondo ritrovamento ha voluto personalmente ringraziare tutti coloro che con coraggio e grande spirito di abnegazione hanno partecipato all’attività di perlustrazione in condizioni molto critiche. “Sin dai primi momenti, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Protezione civile e volontari hanno dispiegato l’azione con grande professionalità e senza risparmio di energie e di mezzi. Al Prefetto, Francesco Monteleone, va riconosciuto grande attenzione istituzionale e sensibilità umana per aver immediatamente accolto le richieste dei due sindaci di Matera e di Altamura di rafforzare gli organici ed i mezzi per le attività di ricerca.
Al Gruppo Volontari per l’ambiente di Legambiente di Matera e al suo coordinatore, Pio Acito, va il ringraziamento per l’alta professionalità e lo spirito di sacrificio dimostrato in tutti questi giorni.
“Tutti, uomini e donne, dai Carabinieri, ai Vigili del Fuoco, dalla protezione civile alle associazioni di volontariato, non hanno mai smesso di operare nonostante le oggettive difficoltà dovute alle cattive condizioni del terreno e del tempo. Alla professionalità e al coraggio tutti hanno unito grande senso di umanità stando vicino ai familiari delle vittime in queste giornate di angosciante attesa fornendo loro un valido supporto psicologico che è stato di grande aiuto. Sono gli stessi familiari a testimoniare queste qualità dei nostri uomini e delle nostre donne impegnate in questa dolorosa missione”. Adduce, stamane, si è recato all’obitorio dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, insieme al sindaco di Altamura, Mario Stacca, per essere vicino ai familiari e portare loro le condoglianze a nome dell’intera città di Matera.