In Italia redditi evasi per 270 miliardi
La Guardia di Finanza stima che, nel nostro Paese, l’ammontare dei redditi evasi sia pari a 270 miliardi euro e che il mancato gettito sia di 120 miliardi di euro, di cui 60 miliardi di IVA evasa.
L’attività di controllo effettuata dall’Agenzia delle Entrate, INPS ed Equitalia, ha recuperato 25,4 miliardi di evasione di cui 23 milioni per redditi non dichiarati e 5,5 miliardi di IVA evasa.
L’evasione fiscale rappresenta una fetta di quella illegalità diffusa (mafie, corruzione, economia sommersa) che ogni anno sottrae, agli italiani e alle imprese oneste, 330 miliardi di euro.
Le scriventi OO.SS. ritengono che, queste cifre, non possono più essere tollerate in un momento drammatico come quello attuale, segnato da una crisi economica ed etica che ha ricadute pesanti sulla vita delle cittadine e dei cittadini del Paese.
Per questo pensiamo che, di fronte ai tagli lineari che gli Enti Locali subiranno e che mettono a rischio la tenuta sociale dei servizi erogati alla collettività, bisogna necessariamente riprendere il protocollo d’intesa tra la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate e l’ANCI Puglia, siglato il 12 marzo 2009 sul Patto Antievasione, come ha già fatto nei giorni scorsi il Comune di Bari che ha sottoscritto il patto insieme alla DRE di Puglia.
L’evasione tributaria recuperata sul territorio rappresenterebbe infatti, una risorsa da destinare a presidiare e rafforzare i servizi alla collettività. Sarebbe opportuno inoltre che, entro l’anno cosi come previsto dal D.L.138 del 13 agosto 2011 si istituissero i Consigli Tributari in ogni Comune al fine di permettere che il 50% del recuperato diventi 100% come espressamente specificato nella norma.
Ci sembra una opportunità non rinviabile perché si prenda consapevolezza a tutti i livelli, che il problema della legalità e del rispetto delle regole rappresenta occasione di sviluppo nell’economia del territorio.
Siamo certi che riterrete questa nostra riflessione occasione per una convocazione in cui affrontare l’ argomento che, pensiamo, possa essere anche preceduto da un protocollo d’intenti, qualora lo riterrete opportuno, utile a condividere scelte così importanti e trasparenti dei diversi livelli di governo, che le Vostre funzioni di soggetti istituzionali, sono chiamate a svolgere.
Restiamo pertanto, in attesa di una positiva conferma alla presente.
Filomena Principale – CGIL Taranto
Filippo Turi – CISL Taranto
Giancarlo Turi – UIL Taranto