BasilicataCronaca

Sgominata una banda di ladri d’auto e di moto

Utilizzavano le centraline elettroniche rubate o prelevate da vecchie macchine per mettere a segno i furti di auto. Da un anno a questa parte sono state ben 30 le automobili che avevano rubato nella sola Matera. Ad essere prese di mira non erano auto di grande valore, ma prevalentemente medie e piccole cilindrate, più facilmente smerciabili sul mercato. Oltre alle auto rubavano anche moto, soprattutto ciclomotori ma anche smart e minicar. Gli autori dei furti sono stati individuati ed arrestati al termine di un’operazione effettuata dalla Squadra Mobile di Matera in collaborazione con il Commissariato di P.S. di Gravina in Puglia (BA). Si tratta di tre individui, tutti della provincia barese: Mangione Francesco, Nuzzi Giuseppe e Matteucci Pasquale. I primi due si occupavano dei furti mentre il terzo, titolare di un esercizio di autodemolizione, è coinvolto per ricettazione.

Mente del gruppo era Mangione Francesco, 59 anni pregiudicato di Gravina ma residente a Matera, con precedenti specifici e per reati relativi agli stupefacenti, che si dedicava regolarmente al furto di auto, lucrosa fonte di reddito. Per non dare troppo nell’occhio, dopo aver derubato a Matera da tre a cinque vetture in una settimana, trasferivano temporaneamente l’illecita attività a Potenza o a Bari. Erano infatti queste le tre città interessate dai furti, dove si stima che la banda ne abbia messo a segno circa un centinaio negli ultimi due anni.

Ma gli investigatori si sono posti sulle loro tracce, a partire dal furto di una centralina elettronica commesso su una Seat Leon sei mesi fa, e avvalendosi anche del tracciamento dei loro cellulari e delle videocamere collocate alle entrate della città non li hanno mollati fino ad acquisire le prove della loro colpevolezza. Le auto derubate venivano smontate ed i vari pezzi di ricambio rivenduti oppure rimontati perfettamente sul telaio di altrettante auto di scarso valore acquistate regolarmente. Le auto così “rinnovate” e rivalutate finivano nel mercato dell’usato. Gli investigatori sono riusciti a bloccarne alcune già esposte in concessionarie di Gravina, Lecce, Gallipoli (LE). Nuzzi Giuseppe è stato catturato in provincia di Grosseto, dove si era recentemente trasferito.

 

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