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Pisus dopo “le firme” si corre verso la fase progetti

I Pisus in totale rappresentano circa 33milioni di motivi per non perdere un treno-economico, in grado di dare veramente uno slancio positivo alla città, sotto diversi punti di vista. Una prima fase di questa nave, ha visto il piano di azione approvato in consiglio comunale per la definizione del pieno coinvolgimento di tutti gli attori locali impegnati nello sviluppo culturale della città. Ancora un passaggio intermedio, ma decisivo è stata la sottoscrizione di un protocollo che impegna le diverse istituzioni ed enti del territorio ad una cooperazione. Un protocollo di intesa, sottoscritto dal Comune di Matera, dal Presidente Stella per la Provincia, da Nunzio Olivieri per la Camera di Commercio,  il vicepresidente del Parco Murgia, Giuseppe Montemurro e il Dirigente Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici il dottor Maurano.  Un impegno dunque inter-istituzionale al fine di attuare una vera e propria impresa della cultura e non solo cartelloni ed eventi senza continuità. I pisus hanno un valore fondamentale nel percorso che Matera ha avviato per la candidatura a capitale europea per la cultura 2019.  Sia il Sindaco Adduce che il Presidente Stella, hanno sottolineato come l’importo dei Pisus di circa 33 M di euro, siano per la città un importo importante ed una risorsa che permetterà di avviare azioni concrete per una prospettiva di sviluppo duratura nel tempo. 22 milioni l’importo destinato alle opere pubbliche, quali infrastrutture, mobilità ferroviaria, allungamento della metropolitana, per una mobilità sostenibile. La storia insegna, e così, le istituzioni soprattutto in materia di riqualificazione e servizi,  garantiscono che in futuro non si ripeteranno errori passati. Grandi opere, belle, ma costose da gestire e impossibili da mantenere, non saranno più realizzate. Sostenibile, dunque non solo per la mobilità ma una qualità fondamentale per tutti i progetti. Prossima fase a calendario la definizione dei progetti preliminari in Regione entro fine anno.

(Debora Desio)

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