PISUS, una pagina nuova
Quanto accaduto nel consiglio di lunedi 19 deve far riflettere sulla tenuta di questa ampia e fragile consiliatura. Nonostante una minoranza ristretta nei numeri, nonostante da questa componente siano fuoriusciti taluni consiglieri, andati a rimpinguare le già ampie fila della maggioranza, si è riusciti ad aprire una pagina nuova: il rispetto e la considerazione della massima assise del consenso cittadino: il Consiglio Comunale. La maggioranza si è spaccata andando sotto nella votazione per la sospensione della seduta, a quel punto si è assistito ad un dibattito che più che politico è stato un mercanteggiare talune posizioni, un cercare di limitare una pesante sconfitta con i soliti articolati e diplomatici discorsi del vogliamoci bene e veniamoci incontro. Il lungo dibattito su due schede PISUS, la metropolitana leggera e l’ascensore inclinato, è venuto in consiglio solo grazie alla mozione presentata da un gruppo di consiglieri, questo documento, ha spaccato la maggioranza, ha evidenziato tutto ciò che di disomogeneo sussiste nel governo della città. Gli illusionisti hanno cominciato una serrata negoziazione tra le parti cercando di rimettere insieme i cocci del dissenso. E’ stato questo il momento in cui è passato, per un solo voto, 18 contro i 17 della minoranza, un emendamento che prevede lo stralcio dall’ordine del giorno di quella inutile, costosa e vergognosa opera che è l’ascensore inclinato che collega il castello al polo Universitario. Questa, come del resto quella della metropolitana leggera, decisa e progettata in giunta, opere che il Sindaco Adduce, nel suo discorso aveva definito “vitali ed importanti”. Oggi vanno estratti nuovi elementi di riflessione da rivolgere all’autorevolezza del Consiglio Comunale, alla pienezza dei suoi poteri, alla sua legittimità. Tutto ciò a maggior ragione allorchè si tratta di opere fondamentali per la città. Si è certificata e posta in tutta evidenza l’arroganza dell’esecutivo che sino ad oggi ha programmato scelte urbanistiche e infrastrutturali decise con delibere di giunta o con pacchetti preconfezionati fatti approvare in consiglio. Di tali incongrue posizioni vi è stata la presa d’atto anche di autorevoli componenti della maggioranza che hanno dato un segnale forte alla componente di governo che da domani, dovrà avviare un dialogo partecipato se vorrà ripristinare e ritrovare la compattezza perduta. Per quel che ci riguarda, il PDL non considera il risultato che si riscontra, con l’entusiasmo da stadio, la soddisfazione va solo nella direzione dell’aver contribuito a rendere più partecipata l’azione dei consiglieri alle valutazioni dei programmi.
Adriano Pedicini Consigliere Comunale PDL Matera