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Il Distretto produttivo pugliese dell’informatica tra presente e futuro

500 milioni di fatturato per oltre 5 mila addetti: sono le cifre eloquenti che caratterizzano le imprese pugliesi dell’Information Technology aderenti al Distretto Produttivo regionale dell’Informatica, costituito nell’aprile del 2009 e nato in virtù della legge regionale 23 del 2007 sulla promozione dei distretti produttivi.

“Esprimiamo grande soddisfazione per il lavoro svolto in questi tre anni. I risultati raggiunti in termini di progettualità, cantieri e aggregazione sono sotto gli occhi di tutti – afferma Gianni Sebastiano, presidente del distretto pugliese dell’informatica. – “Abbiamo lavorato con costanza e impegno interpretando in modo pedissequo il dettato della legge regionale che ha istituito i distretti produttivi, ponendoci sempre come interlocutori attivi nella definizione delle politiche industriali del nostro settore”. A quasi tre anni dal suo avvio, il distretto dell’informatica pugliese traccia un bilancio delle attività che si sono realizzate in collaborazione con l’assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia.

“Quello dell’informatica in Puglia è un settore che sta andando oltre le nostre aspettative e il ruolo di stimolo e progettazione del distretto produttivo dell’informatica si è integrato perfettamente con il ruolo di programmazione delle politiche industriali della Regione Puglia – afferma Loredana Capone, vicepresidente e assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia. “Ricerca, innovazione, crescita, integrazione, export sono le cinque parole chiave della politica di sviluppo di questa regione e con emozione le vediamo vivere anche in una realtà di imprese, università e centri di ricerca che il distretto dell’informatica ha saputo saldare anche attraverso il forte sostegno promozionale delle istituzioni regionali”.

Complessivamente gli iscritti al distretto sono 104, di cui: 90 imprese, 6 associazioni di categoria (Confindustria e Confartigianato Puglia, Confapi, CGIL, CISL e UIL Puglia), i 4 poli Universitari pugliesi e 4 centri di ricerca. I primi risultati operativi sono resi evidenti dalla presentazione del progetto Puglia Digitale 2.0, che muove oltre 15 milioni di euro di investimenti in ricerca, sviluppo e attrezzature materiali, da parte di 10 imprese aderenti al distretto, che si avviano a siglare un contratto di programma della durata di 24 mesi che è stato firmato dalle aziende il 19 dicembre e inviato alla Regione.

 

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