Affonda la nave Costa Concordia, anche lucani e pugliesi a bordo
E’ la Sardegna, con 208 persone, la regione italiana con più persone a bordo della nave Costa Concordia, della compagnia Costa Crociere naufragata la scorsa notte all’Isola del Giglio. E’ quanto risulta dall’elenco degli imbarcati compilato da Costa Crociere in base alle località di nascita dei passeggeri. Dopo i sardi i più numerosi sono i siciliani, con 195 unità, i piemontesi (148), e i lombardi (142). Seguono Emilia Romagna (71), Veneto (69), Toscana (42), Puglia (30), Trentino Alto Adige (26), Liguria (21), Calabria (17), Lazio (12), Campania (10), Abruzzo (9), Basilicata (5), Friuli Venezia Giulia (2), Umbria (2).
Continuano comunque le ricerche dei dispersi e pare che per i cinque lucani non ci sia nessun problema, stanno bene e probabilmente sono già rientrati a casa.
Sarebbero una trentina invece i pugliesi che erano a bordo della nave. Tra loro anche cinque parrucchieri (due brindisini, due tarantini, di cui uno con figlia al seguito, e una barese) che partecipavano a un concorso per un reality show; due turisti leccesi; dieci persone di Fasano, in tutto tre famiglie composte da sette adulti e tre bambini. Nella comitiva dei fasanesi i proprietari del ristorante “Al Buco”, di Torre Canne, gestito dalla famiglia Campanella. Per loro, momenti di terrore che faticano ancora a raccontare. Quattrordici di loro sono rimasti feriti, non in modo grave. Sulla Concordia lavoravano invece il fratello dell’assessore alla Scuola del Comune di Bari, Fabio Losito che su Twitter ha parlato dei momenti di apprensione vissuti nella notte, pugliese come un altro suo collega.
”Non ho più nulla, ho perso tutto, bagagli, soldi documenti. Ho solo avuto il tempo di prendere il cellulare per comunicare con i miei parenti e tranquillizzarli”. E’ la testimonianza di un componente pugliese dell’equipaggio della Costa Concordia naufragata la scorsa notte al largo dell’Isola del Giglio.
”Ero in cabina – racconta per telefono – quando è accaduto l’incidente. Non mi sono accorto di nulla finché non si è verificato un black out. Si è messo in funzione il generatore autonomo. E’ stato lanciato l’allarme”. Il marittimo si è messo in salvo con altre 150 persone su una scialuppa.