‘Materacambia’ attacca il sindaco Adduce
Le ultime note e tristi vicende che hanno decapitato metà della dirigenza comunale avrebbero dovuto suggerire al Sindaco Adduce un doveroso ed opportuno “mea culpa” con relative pubbliche scuse ai cittadini materani: se non per sensibilità politica ed istituzionale, evidentemente ritenuta inutile, il Sindaco avrebbe dovuto farlo in ossequio a quanto previsto dal Testo Unico sugli Enti Locali e dallo stesso Statuto del Comune di Matera (comma 4, articolo 32).
Ricordiamo al Sindaco Adduce che lo Statuto del Comune di Matera, infatti, chiarisce inequivocabilmente che lo stesso Sindaco “è capo dell’Amministrazione Comunale e la rappresenta. Ha la direzione unitaria ed il coordinamento dell’attività politica amministrativa del Comune. Egli sovraintende in via generale al funzionamento degli uffici e dei servizi del Comune, impartendo a tal fine direttive e criteri cui dirigenti e funzionari devono attenersi. Attribuisce e revoca gli incarichi di direzione, nomina e revoca il Segretario generale e il Direttore generale”.
Il Sindaco Adduce, quindi, ha nominato, impartito direttive, controllato e coordinato i dirigenti oggi raggiunti dai pesanti provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria che contestano agli stessi gravissimi reati contro la pubblica amministrazione e contro il patrimonio. Dinanzi ad una credibilità così gravemente compromessa, risaltano evidenti le responsabilità politiche ed amministrative del Sindaco, rispetto alle quali Adduce non trova di meglio che fare come Ponzio Pilato.
Adduce e la sua Giunta sono chiara espressione di quella politica che aspetta che sia il giudice penale a perseguire i pubblici ufficiali i cui comportamenti sono già chiaramente censurabili in sede amministrativa e disciplinare. Quella politica che preferisce abbandonare i cittadini al rischio di essere stritolati negli ingranaggi di una macchina amministrativa comunale che, come abbiamo appreso, non sempre persegue interessi pubblici.
Eppure Materacambia ha in più occasioni segnalato all’Amministrazione comunale alcune anomalie nella gestione della polizia municipale. Oggi, quando tutti i nodi vengono nuovamente al pettine, Matera Cambia chiede ad Adduce di rispettare il comma 2 dell’art. 54 della Costituzione (“I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”), di sospendere cautelativamente i dirigenti
interessati dai provvedimenti della magistratura, ferma restando la presunzione di innocenza. Abbia il coraggio di farlo senza incertezze ed esitazioni, gentile Sindaco: salvi Matera dal fango oppure si dimetta!
Materacambia