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Fim Cisl,il segretario Zenga replica alla Fiom

“Invece di dare lezioni di democrazia agli altri il segretario della Fiom farebbe bene a praticare la democrazia a casa sua”. Così replica il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga, alle dichiarazioni rilasciate alla stampa da Emanuele De Nicola. “La Fiom predica bene ma razzola molto male quando se ne infischia dei referendum e della volontà dei lavoratori facendo sempre di testa propria nella falsa convinzione che loro hanno sempre ragione e i lavoratori hanno sempre torto, com’è successo sui referendum di Pomigliano, Mirafiori ed ex Bertone. Invece di insegnare la democrazia agli altri – continua Zenga – alla Fiom farebbero bene a rispettare la volontà espressa dai lavoratori anche quando va contro le proprie posizioni, come nel caso Ergo-Uas, dove la maggioranza della Rsu Fiom, unica titolata a firmare, è stata emarginata dai loro stessi dirigenti. La Fim Cisl è per la democrazia sempre e non solo quando fa comodo o è coerente ai propri disegni politici”. Zenga giudica inoltre “un palese segno di debolezza scomodare collusioni e complotti ai danni della Fiom. La verità oggettiva e inconfutabile è che la Fiom paga la scelta scellerata di promuovere nel ’95 il referendum sull’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori che ha cambiato il sistema della rappresentanza sindacale limitandola alle sole sigle firmatarie di accordi e ci vuole una gran faccia tosta oggi a chiedere al governo di abrogare l’esito di un loro referendum”. Infine una stoccata sulla questione iscritti: “Quando avranno finito di fare le loro verifiche, si renderanno conto che i numeri sono ancora più cospicui. Se per loro non è un problema – conclude Zenga – figurarsi per la Fim”.

 

 

 

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