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Il consigliere regionale Mollica scrive a Mancusi e De Filippo su Trenitalia

Con una lettera indirizzata all’Assessore Mancusi ed al Presidente della Giunta, il Consigliere Mollica ha chiesto di attivarsi affinché possa essere aggiornato o addirittura cancellato il contratto di servizio con Trenitalia che ci vede pagare quasi 30 milioni di euro per una serie di disservizi ed una riduzione di presenze sul territorio, come la chiusura delle O.G.R. ( Officine Grandi Riparazioni) di Melfi spostando il personale da quel sito a Foggia. E’ il caso di ricordare che 50 lavoratori sono costretti a raggiungere dai loro comuni di residenza la sede di Foggia. Problema, questo, che è stato discusso nell’ambito dell’Osservatorio Regionale della Mobilità e riportato sulla stampa come problema risolto.

Così non è! Ferrovie dello Stato ancora una volta ha disatteso agli impegni assunti sui tavoli della concertazione dimostrando arroganza e prepotenza sul territorio di Basilicata. Sono convinto, continua il Consigliere Mollica, che sia l’Assessore che il Presidente De Filippo affronteranno questi problemi, anche dichiarando uno stato di crisi del contratto, sapendo utilizzare fermezza e decisione rispetto a chi perpetra abusi nella formazione dei treni, nella pulizia delle carrozze, nella manutenzione e pulizia delle stazioni diventate, sempre più, latrine a cielo aperto e, dove si consente che, attraverso SOGIN (Società delle Ferrovie dello Stato), vengano attuati quasi 1.100.000 Km di percorrenza sostitutiva su gomma con un costo doppio rispetto a ciò che viene pagato a COTRAB con la stessa qualità dei servizi, se non addirittura inferiore e, con personale quasi interamente non Lucano andando a detrimento anche dei livelli occupazionali di questa Regione.

Le penalità messe in atto ed i blitz dell’Assessore Gentile sono serviti solo a raggiungere il massimo delle multe pari a € 300.000, clausola vessatoria che Trenitalia ha inserito nel contratto di servizio quale tetto massimo anche se le multe dovessero superare tale cifra. Viene spontaneo pensare che Trenitalia avesse scientemente previsto tale blocco per poter meglio perpetrare su questo territorio vessazioni e disservizi.

 

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