Conferenza stampa di presentazione del progetto “Un formatore AID nella tua scuola”
Offrire consulenza sulle strategie didattiche, metodologiche e valutative da adottare per gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) nella scuola primaria, è questo l’obiettivo dell’innovativo progetto di formazione rivolto ai docenti delle scuole primarie della provincia di Matera promosso e organizzato dalla Sezione di Matera dell’Associazione Italiana Dislessia (Aid). Il progetto “Un formatore AID nella tua scuola”, verrà presentato martedì 20 gennaio, alle 10, nel corso di un incontro con i giornalisti nella Scuola di via Bramante (C.D. IV circolo Matera). Ad illustrare il progetto interverranno: Cristina Corazza, rappresentante territoriale dell’Aid, Mariangela Bruno, formatore Aid, il Dirigente scolastico Patrizia Di Franco, la docente e referente Dsa Nunzia Alba e Simona Schiuma referente genitori Aid.
“Questo progetto, della durata di tre mesi – spiega Cristina Corazza –è la naturale evoluzione del primo percorso formativo che la Sezione Aid di Matera ha organizzato nel mese di settembre 2011 e che ha visto la partecipazione dei referenti Dsa delle scuole primarie della città. Grazie ai finanziamenti raccolti con la collaborazione del Centro di cultura teatrale Skené, che ha devoluto alla Sezione Aid di Matera l’incasso di una loro rappresentazione teatrale appositamente organizzata, e dell’elargizione del Club di Matera dell’International Inner Wheel, siamo in grado di ampliare il progetto alle scuole primarie di tutta la provincia.
Una collaborazione, quella del Club di Matera dell’International Inner Wheel, che abbiamo voluto omaggiare intitolando il progetto didattico alla memoria di “Ida Venuti”. Una socia dell’International Inner Wheel che ha profuso impegno e passione nel lavoro svolto nella scuola. Con il progetto formativo “Ida Venuti” – conclude Cristina Corazza – la Sezione Aid di Matera riuscirà a garantire uno sportello consulenziale con esperti formatori Aid all’interno di ciascun plesso scolastico durante le ore di programmazione. Un ausilio importante per condividere e fugare dubbi sui Disturbi specifici dell’apprendimento, per condividere i termini delle diagnosi cliniche, e perchè il pdp (Piano didattico personalizzato) diventi uno strumento funzionale e per impostare il lavoro di potenziamento e l’uso della didattica compensativa nella classe con DSA”.