Liberalizzazioni, De Filippo: “L’articolo 16 spartiacque nella storia lucana del petrolio”
“Il voto di oggi alla Camera sul decreto liberalizzazioni, con il via libera alle previsioni dell’art.16 rappresenta uno spartiacque nella storia del petrolio lucano”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, a commento della conversione in legge del Decreto del governo Monti. “La norma approvata – ha spiegato – sancisce due aspetti irrinunciabili per la Basilicata: l’affermazione dei “principi di precauzione, di sicurezza per la salute dei cittadini e di tutela della qualità ambientale e paesistica, di rispetto degli equilibri naturali terrestri e acquatici, secondo i migliori e più avanzati standard internazionali di qualità e sicurezza e con l’impiego delle migliori tecnologie disponibili” e la previsione di ‘sviluppo di progetti infrastrutturali e occupazionali di crescita dei territori di insediamento degli impianti produttivi’”.
“Non si tratta – ha detto Vito De Filippo – di rivendicare primogeniture o risultati, ma la Basilicata nel suo complesso, anche trasversalmente rispetto al quadro politico, ha saputo fare tesoro dell’esperienza fatta con gli accordi del 1998 ed è riuscita ad andare ben oltre le sole royalty che, sebbene 14 anni fa abbiano rappresentato un passo in avanti, sono a livelli tali da non poter dare il contributo significativo di sviluppo che questa terra attendeva. A nome dei lucani devo esprimere la soddisfazione per aver imposto ad un Governo attento ad ascoltare le nostre ragioni la visione di una regione del sud che non rappresenta più un problema per il Paese, ma una grande opportunità in un settore delicato come quello energetico. E non posso non rivendicare al comune buonsenso messo in campo in questi ultimi mesi il merito di aver costruito l’affermazione che questa opportunità dovesse essere significativa innanzitutto per il territorio che offriva questo contributo alla nazione”.
Per il presidente della Regione Basilicata “non si può ora dire che tutto sia compiuto, ma – ha concludo De Filippo – l’approvazione della norma che il governo ha inserito nel decreto svela una strada divenuta in discesa tra l’affermazione di principi che, oramai, possono dirsi assunti a patrimonio comune, e la declinazione delle azioni da mettere subito in campo per tradurli in realtà”.