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‘Nomi, cognomi e infami’

La Residenza Teatrale di Massafra, giovedì 3 maggio, ospiterà l’attore e regista Giulio Cavalli che porterà in scena, alle ore 21, nel Teatro comunale (Piazza Garibaldi), lo spettacolo “Nomi, cognomi e infami” .

L’evento, molto atteso, chiude il progetto “Il coraggio della verità. La mafia esiste, ma anche noi”, promosso dal Teatro Le Forche in collaborazione con la cooperativa sociale “Il Filo di Arianna”, la sezione di Taranto di “Libera – Associazioni, nomi, numeri contro le mafie”, le associazioni “La Finestra” e “Max Cavallo”, la casa editrice Coppola Editore di Trapani, la Libreria Im@n, il cineteatro “Spadaro” e la Bcc Massafra. Un ciclo di appuntamenti rientranti nella rassegna “I Teatri della Memoria” della stagione 2011 – 2012 “Scenari in Rete”, nell’ambito di “Teatri Abitati: una rete del contemporaneo”, finanziato dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) Asse IV azione 4.3.2, affidato dalla Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo al Teatro Pubblico Pugliese.

Giulio Cavalli, minacciato dalla cosche mafiose per il suo teatro civile di denuncia, vive da qualche anno sotto scorta. Nel 2009, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ha ricevuto al Quirinale.

Lo spettacolo, una produzione della “Bottega Dei Mestieri Teatrali” di Lodi, con il contributo di Next Regione Lombardia e Fondazione Cariplo-Etre, presentato nel dicembre 2009 nell’ambito del festival “Teatri della Legalità” (progetto della Regione Campania), narra di storie di mafia, camorra, soprusi e ingiustizie ma anche di persone che hanno scelto di non piegarsi agli uomini d’onore.

«Giulio Cavalli narra in prima persona i fatti, i nomi, le facce di una vita che non ci appartiene e che non ha né onore, né dignità. Storie, per cercare di fare chiarezza intorno ai fatti che stanno dietro ad un omicidio tristemente noto, quello di Paolo Borsellino. O ancora per riportare alla luce fatti forse meno conosciuti, ma non per questo meno carichi di significato, come quelli che hanno per protagonista il magistrato Bruno Caccia, ucciso a Torino dall’ndrangheta per le sue indagini ‘troppo concentrate’ sulle attività illegali sviluppatesi in Piemonte.

Una narrazione su chi questi fatti li ha vissuti e ha cercato di capire e di conoscere, come Giuseppe Fava. Ma anche di chi queste storie le combatte quotidianamente, come Rosario Crocetta e Antonio Ingroia o i ragazzi di Addiopizzo.

“Nomi, cognomi e infami” è un percorso che attraversa le tante facce della malavita e le storie ad essa collegate, ma anche quella personale e lavorativa dello stesso Cavalli che in una scena essenziale, vuota, ripercorre questi ultimi anni che lo hanno portato a tanti e significativi incontri da cui sono nati dei brevi monologhi».

Nel gennaio 2010, Giulio Cavalli è stato premiato a Catania con il premio “Pippo Fava” dedicato al giornalista scomparso ed è diventato cittadino onorario del Comune di Tavazzano con Villavesco per il suo impegno per la legalità. Ha ricevuto inoltre nella sala del Consiglio Provinciale di Milano il premio “Campione della Cultura” dell’anno.

Nell’aprile 2010 è stato eletto consigliere regionale candidato indipendente nella lista di Idv in Lombardia. Ha aderito successivamente al gruppo di Sinistra, Ecologia e Libertà che oggi rappresenta in Lombardia con Chiara Cremonesi.È anche autore dei libri “Linate 8 ottobre 2001: la strage”, “Nomi, cognomi e infami” e “L’innocenza di Giulio”. Per maggiori informazioni: www.teatroleforche.com; 0998801932. È consigliata la prenotazione. Costo del biglietto: intero 10 euro, ridotto 8 euro.

 

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