Convegno Giros: l’intervento del commissario Domenico Totaro
La convinzione che coniugare le esigenze conservazionistiche con quelle di accessibilità ed educazione ambientale, come la tutela e la conoscenza di alcune delle creazioni più affascinanti che l’evoluzione abbia creato all’interno del mondo vegetale, possa essere un valido strumento a supporto delle attività educative e turistiche, è in sintesi il concetto espresso dal Commissario del Parco dell’Appennino Lucano Domenico Totaro al convegno del Gruppo Italiano Ricercatori Orchidee Spontanee in svolgimento a Moliterno dal 24 al 27 maggio, in occasione dei 3 giorni di raduno dedicati alle orchidee spontanee.
Le ricerche condotte in questa area protetta, hanno portato all’individuazione di 18 generi e 65 specie di orchidee e tra queste alcune specie endemiche dell’Appennino Calabro Lucano. Specie rare per il meridione o poco diffuse su tutto il territorio nazionale, come dimostra la prima indagine condotta dal CEAS Bosco Faggeto di Moliterno. “L’importanza che riveste la presenza di questa rara specie floristica nel nostro Parco e l’elevato livello scientifico di questo convegno –ha detto il commissario Totaro-, ci spingono ad adoperarci sempre più per la messa in atto di tutte le azioni che ne tutelino le aree di fioritura e che contribuiscano a diffonderne la fruizione a fini educativi e turistici, compatibilmente con le attività conservazionistiche.” Proprio la fruizione di aree ad elevato interesse conservazionistico, ha spiegato Totaro, è l’oggetto di un secondo lavoro che il Parco sta portando avanti con l’università di Basilicata. “Lo scopo di questo lavoro è quello di rendere fruibile l’area del faggeto di Moliterno con sentieri nelle aree limitrofe alle zone di fioritura che permettano l’osservazione delle orchidee senza arrecarvi danno. Con l’ausilio di pannelli didattici, brochure e guide che illustreranno le caratteristiche delle orchidee, i periodi di fioritura e come tutelarle –ha concluso il commissario- stiamo creando uno strumento che favorisca opportunità di fruizione e sviluppo del territorio attraverso la tutela di specie particolarmente importanti per la nostra biodiversità”.