Vertenza Miroglio, nulla di fatto
L’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico tenutosi lo scorso 21 maggio non ha prodotto il risultato auspicato per una positiva soluzione della vertenza Miroglio. Al contrario la Società ha confermato la propria intenzione a proseguire sulla strada dei licenziamenti escludendo la possibilità di trasformare la procedura di mobilità, avviata lo scorso 26 aprile, in una nuova richiesta di Cassa Integrazione in deroga, che avrebbe consentito di recuperare ulteriore tempo utile per continuare a cercare soluzioni alla reindustrializzazione degli stabilimenti di Ginosa e di Castellaneta.
Gli impegni assunti alla ricollocazione di tutti i lavoratori vengono così disattesi e restano tre anni di pesanti sacrifici, in cui momenti di grande entusiasmo per una soluzione a portata di mano, si sono alternati a momenti di grande sconforto per il fallimento di ogni progetto di riconversione proposto in sede ministeriale.
Dopo tutto questo tempo, dopo lo sforzo profuso da ognuno dei soggetti coinvolti in questa vertenza, ma soprattutto da ogni lavoratore che mai per un giorno ha abbandonato la speranza di poter credere in un futuro lavorativo in quegli stabilimenti, è inaccettabile rassegnarsi.
Le scriventi segreterie territoriali FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTA UIL, unitamente alle segreterie nazionali di categoria, facendo proprie le istanze dei lavoratori, invitano tutte le istituzioni territoriali a partecipare e sostenere la mobilitazione che vedrà, il prossimo 5 giugno, i lavoratori raggiungere la sede direzionale della Società Miroglio ad Alba, per contrastare la decisione che i licenziamenti l’unica soluzione possibile.