Tragedia Truck Center, rinvio a giudizio per Nuova Solmine e Meleam Puglia
Le indagini su Nuova Solmine e Meleam Puglia in merito alla tragedia della Truck Center, hanno portato al rinvio a giudizio delle due aziende. Il reato addebitato alla Nuova Solmine è stato quello di non aver provveduto alla pulizia e di aver rimesso in circolazione la ferrocisterna non degassificata, pulita e decontaminata e di non essersi assicurata che fossero state poste le segnalazioni di pericolo relative al trasporto di sostanze tossiche e potenzialmente letali.
A Meleam Puglia, invece, si imputa di non avere svolto in maniera corretta ed efficace l’attività di consulenza sulla sicurezza del lavoro per ciò che concerne l’attività di lavaggio delle cisterne svolta da Truck Center.
La decisione costituisce un ulteriore passo verso la ricostruzione delle responsabilità della morte dei cinque lavoratori in una cisterna, il 3 Marzo 2008. Le cause della morte, tuttavia, non si esauriscono nelle mancanze di Nuova Solmine e Meleam Puglia, e il riconoscimento dei responsabili è necessario per restituire dignità al lavoro, che sempre più viene degradato e sottomesso a logiche di profitto, legittimate da prassi ormai consolidate e assunte come indispensabili alla produttività, indipendentemente dalla tragicità delle conseguenze a livello umano. Il caso della Truck Center è emblematico di un modello di produzione che mortifica la vita per ridurla ad ingranaggio asettico e funzionale, fino al suo completo annullamento.
Per questo, il comitato 3 Marzo non ritiene ammissibile l’assoluzione di Eni S.p.a, in quanto le responsabilità di quest’ultima non vengono escluse, bensì sommate a quelle delle due aziende summenzionate e hanno concorso in maniera determinante all’evento tragico del 2008.
Comitato 3 Marzo Molfetta.