Cultura protetta, seminario conclusivo
E’ stato presentato questa mattina a Marsico Nuovo, nella sede del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, l’Atlante delle Identità Locali, atto conclusivo del progetto “Cultura Protetta”, percorso formativo di 1000 ore finanziato dal Fondo Sociale Europeo con l’obiettivo di “promuovere il Sistema culturale lucano mediante la creazione d’una rete interregionale e transnazionale di specialisti del recupero e della conservazione del territorio”. Al seminario conclusivo sono intervenuti, tra gli altri, il commissario del Parco dell’Appennino Lucano, Domenico Totaro, il dirigente generale dello stesso Ente Vincenzo Fogliano, il sindaco di Marsico Nuovo, Domenico Vita, e il consigliere regionale Antonio Autilio. “Si tratta di un progetto di portata innovativa – ha detto il Commissario dell’Ente Parco dell’Appennino, partner di ‘Cultura Protetta’ – rivoluzionario perché interdisciplinare. Uno strumento importante che mette in vetrina, attraverso l’Atlante delle Identità, il lavoro di undici nuovi professionisti Esperti in Recupero, Tutela e Valorizzazione del Territorio”. L’Atlante, è emerso nel corso del Seminario, “rappresenta una innovativa lettura del paesaggio attraverso la descrizione, interpretazione, rappresentazione del patrimonio ambientale e antropico che associa lo studio della geografia fisica a quella socioeconomica e culturale. Questo strumento – è emerso ancora -, nato in seguito ad una prima fase di approfondimento teorico sulla pianificazione degli strumenti normativi nazionali e regionali e sulle potenzialità del software Gis, è in questa fase circoscritto al solo territorio di Marsico Nuovo ma può essere esteso all’intera area del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri, Lagonegrese”. “I professionisti nati con Cultura Protetta – ha aggiunto Totaro – rappresentano una figura nuova, che mancava nell’Area del Parco e che tornerà utile, in seguito, per pianificare in un’ottica di green economy, anche a seguito del recentissimo accordo quadro siglato tra Parco e Regione Basilicata, nell’Area protetta e presso gli Enti locali che lo compongono”. “Cultura protetta – ha detto dal canto suo il sindaco di Marsico Vita – pone le basi per una gestione innovativa del Parco basata sulla conoscenza approfondita del suo territorio. Tramontata la speranza nell’industrializzazione dell’area – ha concluso il primo cittadino – è importante puntare sulla valorizzazione, anche ad uso turistico, delle nostre risorse”. “La speranza – ha detto il consigliere regionale Autilio chiudendo i lavori del Seminario – è che il progetto Cultura protetta abbia ricadute occupazionali in un’ottica di Pianificazione come anima dello sviluppo dell’Area. Per quest’obiettivo – ha concluso – è necessario valorizzare l’intera filiera turistica, riannodando tutti gli elementi, dalla formazione delle figure professionali essenziali, alla promozione dei siti e contenitori, alla realizzazione di imprese, per rafforzare l’offerta culturale”.