“Adesso anche Lacorazza predica di petrolio”
“Come se non bastasse il Governatore-sceicco, adesso ci si mette anche il Presidente dell’ultimo ente istituzionale inutile (la Provincia di Potenza che sopravvive al ddl sulle Province) a predicare di petrolio e a chiedere un tavolo regionale”. E’ il commento del presidente del Csail-Comitato Indignati Lucani, Filippo Massaro, per il quale “la più grande e vistosa contraddizione nella predica di Lacorazza è facilmente riscontrabile nel fatto che il Presidente della Provincia, dopo aver ignorato per anni le risorse petrolifere, di recente appare folgorato sulla via che porta a Viggiano o su quella che porta a Corleto. E’ sin troppo evidente – continua Massaro – il tentativo di intromettersi nella spartizione della ‘torta’ delle royalties per poterne gestire una fetta, magari per tenere in piedi il vergognoso carrozzone politico-mangiasoldi Apofil che ‘sperpera’ senza controlli milioni di euro per corsi inutili (nessuno per figure professionali legate alle attività petrolifere), i Centri per l’Impiego solo demagogici e sempre più inutili al punto che i giovani non si iscrivono o per alimentare i canali di spesa improduttiva. Solo la Provincia ci manca ad attingere dal ‘pozzo di San Patrizio’ (royalties) e poi il quadro è completo. Intanto, – dice il presidente Csail-Indignati – Lacorazza dovrebbe sapere che il posto di capotavola al quale ambisce è stato già assegnato da De Filippo al suo ‘fido’ presidente dell’Area di Programma Cantiani, e che ogni tentativo di riacquistare posizione e potere è destinato ad infrangersi. Ma quello che più ci sorprende è il tono intriso di retorica adoperato dal giovane amministratore, indicato come possibile erede al posto del subdolo Governatore-sceicco, a testimonianza che la classe politica regionale non è in grado di offrire alternative se non per età, che non sempre è segno di saggezza. Il Csail-Indignati si oppone all’eventualità che anche la Provincia di Potenza sia ammessa al circolo degli amministratori-petrolieri perché non ha alcuna fiducia nella programmazione della spesa, come è ampiamente dimostrato dalle strade di competenza provinciale che in Val d’Agri e nel Sauro sono in una situazione di profondo degrado. Se l’amministrazione della Provincia si giudica dalla viabilità c’è poco da avere fiducia, sarebbe l’ennesimo e perverso disastro politico lucano”.