BasilicataCultura

Presentata a Tricarico la raccolta di poesie di Teresa Battaglia ‘Briciole di Vita’

 

Domenica 29 luglio, nel salone del Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra” di Tricarico, la sempre attiva associazione culturale e teatrale “Elementi Dinamici” di Tricarico ha presentato la nuova raccolta di poesie di Teresa Battaglia “Briciole di Vita”, con la prefazione di Neuro Bonifazi, Edizioni Helicon, Arezzo. Teresa Battaglia, quarantatreenne fisioterapista originaria di Tricarico ma trasferitasi prima in Toscana, nel 1993 e poi, nel 2001, a Villareggia, in provincia di Torino, dove tutt’ora vive e lavora, ha avuto diversi riconoscimenti a livello nazionale, ottenendo anche il secondo premio alla prima edizione del concorso “Nuova Scrittura Attiva” organizzata da “Elementi Dinamici”. Di lei e della sua poesia hanno parlato Rosa Fatigante, che fu la sua insegnante di scuola primaria e Antonietta Vizzuso, docente di lettere alla Scuola secondaria di primo grado “Rocco Scotellaro” dell’Istituto comprensivo “Monsignor Raffaello delle Nocche” di Tricarico. Aprendo il suo intervento, Rosa Fatigante ha parlato degli anni trascorsi nella scuola primaria da Teresa Battaglia, ricordando che, già dai primi anni di scuola, “s’intravvedeva la poetessa in erba, la giovane donna che avrebbe tracciato sentieri di speranza e armonia, sia nei versi poetici, sia nella vita trascorsa a servizio di una umanità più giusta, più sana, ricca di valori intramontabili quali la solidarietà, la comprensione, la fraternità, l’accoglienza, la sincerità, la speranza, la serenità, la tenerezza, l’amore”. L’insegnante ha poi evidenziato la fede religiosa della poetessa che traspare nelle sue poesie insieme al mondo della sua fanciullezza, al suo paese e ai suoi affetti, “quel mondo – ha spiegato – che, per motivi di studio e di lavoro, sei stata costretta ad abbandonare ma che vive costantemente, senza interruzione, nel tuo cuore e brilla nei tuoi versi”. Antonietta Vizzuso, invece, che ha fatto un’analisi più testuale delle poesie di Teresa Battaglia, ha esordito dicendo che “non è facile mettere a nudo la propria anima, permettere agli altri di entrare nel nostro intimo: è più facile tenere per se stessi pensieri, riflessioni, sentimenti, stati d’animo ma la poesia, per la nostra autrice, è ed è stata da sempre una compagna di viaggio, un modo di rapportarsi al mondo, di conoscerlo, di comprenderlo”. Poi, ha spiegato che anche il lettore, attraverso le poesie, è come se vedesse per la prima volta luoghi, ambienti, situazioni noti oppure è come se li guardasse con occhi nuovi, grazie allo sguardo del poeta che, con la sensibilità che gli è propria, riesce a vedere oltre e svela agli altri ciò che è evidente e al tempo stesso velato o nascosto. Entrando nello specifico, Antonietta Vizzuso ha spiegato che quella di Teresa Battaglia è poesia che spazia dalla descrizione dello stato di abbandono di case e chiese del suo paese a quella del ricordo di giochi infantili e di feste, degli affetti familiari, con echi scotellariani che si possono intravvedere in alcune di esse e di riferimenti all’attualità, come le recenti alluvioni o lo sfruttamento della prostituzione, con l’uso di figure retoriche quali la personificazione, la presenza di coppie oppositive e il chiasmo. Insomma, “tra le righe delle poesie di questa raccolta – ha concluso la relatrice – leggiamo anche un’aspirazione all’essenzialità e alla semplicità, nelle cose come nella vita; troviamo il desiderio di infinito che è desiderio di Dio, altro punto fermo, altra certezza nella sua vita; altre liriche esprimono il desiderio di sicurezza, di tranquillità in mezzo alle inquietudini dell’esistenza e alla fragilità della vita”. Infine, Teresa Battaglia ha ringraziato il pubblico per la presenza, l’associazione “Elementi Dinamici” per aver organizzato la presentazione e, soprattutto, il poeta Vincenzo Rocco Scotellaro, nipote del sindaco-poeta Rocco, che la segue e la invoglia sulla strada della poesia. Durante l’incontro, Mimmo Dell’Aquila, Filomena Dema, Maria Diele, Giuseppe Fedele e Paolo Fedele, attori dell’associazione “Elementi Dinamici”, hanno recitato alcune poesie della raccolta di Teresa Battaglia mentre, a conclusione, Antonio Guastamacchia, cantante del gruppo di musica etnica “I Tarantolati di Tricarico”, accompagnatosi al tamburello e accompagnato da Antonio Miseo alla zampogna, ha eseguito un brano di musica popolare tricaricese.

Vito Sacco

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *