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Archeologi al lavoro in Val d’Agri per la costruzione di una carta delle potenzialità archeologiche

Nell’ambito del progetto “Lettura integrata del paesaggio dell’alta Val d’Agri per la costruzione di una Carta delle Potenzialità archeologiche”, l’Ente Parco Appennino Lucano comunica l’inizio dei lavori da parte di un’equipe di archeologi delle Università di Bologna e Roma – La Sapienza. All’interno della convenzione stipulata dall’Ente Parco, dai Comuni di Grumento Nova e Spinoso e dall’Università di Bologna, in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, gli studiosi dal 25 settembre al 4 ottobre indagano il territorio grumentino, attraverso una serie di ricognizioni archeologiche. La campagna, finanziata dal Comune di Grumento Nova, sempre molto attento a iniziative culturali e di ricerca, si sta rivelando particolarmente proficua non solo ai fini della ricerca, ma anche perché il territorio grumentino si pone come protagonista nell’archeologia lucana e di tutto il sud Italia: oltre allo scopo scientifico, il periodo di lavori, che vede coinvolti anche studenti universitari dei due atenei, si profila come un’occasione di didattica di alto profilo. La prima campagna, diretta sul campo da Francesco Tarlano (dottorato di ricerca dell’Università La Sapienza) e da Julian Bogdani (ricercatore presso l’Università di Bologna), rappresenta il primo step di una serie di studi, lavori e indagini che mirano a ricostruire l’evoluzione del paesaggio antico dell’alta Val d’Agri, ai fini della ricerca, della pianificazione territoriale e della valorizzazione di un territorio ricchissimo di storia, che ricade all’interno del Parco Nazionale. La prima presentazione in itinere dei lavori, dei primi risultati raggiunti e del programma di lavori futuro, si terrà lunedì 1 ottobre alle ore 18,00 presso il Salone del Castello Sanseverino di Grumento Nova.

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