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La certezza di Petrone: “Vendola si è candidato per vincere le primarie”

La decisione di Nichi Vendola di partecipare alle primarie del centrosinistra rappresenta sicuramente un segnale positivo per la coalizione e per la sinistra italiana.

E’ da sperare che la partecipazione si allarghi e altre personalità di centrosinistra scendano in campo per trasformare le primarie in occasione di svolta per il paese.

Il centrosinistra che si candiderà a governare l’Italia dovrà proporre progetti chiari e coerenti per invertire la rotta recessiva tracciata da Monti, per chiudere definitivamente con i pericoli di una riedizione di questo Governo, per porre a base del suo programma di governo la ripresa del paese fondata sullo stretto rapporto tra crescita, diritti sociali e diritti civili.

Il dibattito aperto su questi temi soprattutto nel PD dovrà essere risolto nel rapporto diretto con i cittadini italiani in una sana competizione nelle primarie.

Vendola pone a base della sua candidatura un progetto per l’Italia e l’idea di una sinistra di governo che non si nasconde ma scende in campo per assumersi responsabilità di fronte ai tanti disastri che prima Berlusconi ed ora Monti hanno prodotto.

Risalire la china non sarà facile e ci vorrà coesione sociale, democrazia sostanziale e tanto senso dello Stato, delle sue Istituzioni.

Una nuova sinistra che vuole misurarsi su questi terreni sceglie il campo europeo come terreno di una sua possibilità storica di ridefinire valori e strategie comuni; sceglie il centrosinistra italiano per porre sul tappeto proposte e culture innovative.

Per questo Vendola può essere un’alternativa reale, e per questo si candida per vincere le primarie e governare l’Italia rappresentando il centrosinistra.

Ma Nichi Vendola è anche uomo del SUD, di quel SUD che può proporre a tutta la nazione modelli di governo vincenti.

L’Italia non potrà uscire dalla crisi senza il rilancio delle funzioni economiche e culturali del Mezzogiorno. Le scelte del Governo per il Mezzogiorno sono prive del necessario carattere strutturale e di lungo respiro. Nel vortice di una crisi durissima mancano idee e risorse. Per invertire la tendenza ed evitare uno scenario di peggioramento sociale e civile servirebbe tornare a pensare per il Mezzogiorno ad una strategia di lungo periodo. Senza per questo rinunciare a strumenti che consentano di provvedere ad un’emergenza sociale che si profila sempre più imponente. E allora la funzione nazionale del Mezzogiorno va ripensata in un quadro strategico nazionale ed europeo, esaltando le potenzialità meridionali, quelle produttive, sociali ed istituzionali, e costruendo un nuovo pensiero che porti ad una proposta strategica che parli di unità del paese. La candidatura di Vendola è anche questo: una personalità del Mezzogiorno che dimostra da anni coerenza tra le cose che propone e quelle che realizza. Una dimensione di governo interessante che dimostra come, in un rapporto fruttuoso tra amministratori ed amministrati, si possono ottenere risultati utili per tutti, pur in una crisi drammatica. In Basilicata Vendola è molto conosciuto e stimato, non solo per la vicinanza territoriale, ma perché è stato con i lucani in momenti difficili: le battaglie dei lavoratori della FIAT, Scanzano, l’attenzione che pone al governo dei beni comuni come l’acqua, all’idea che ha di stringere rapporti politici e di governo con le Regioni del Mezzogiorno per costruire insieme una proposta di governo che porti questa parte dell’Italia fuori dalle criticità ed al servizio dell’unità del paese. SEL di Basilicata sarà fortemente impegnata per sostenere la candidatura del suo Leader e lo farà incontrando la società di Basilicata per parlare delle soluzioni da offrire per l’Italia e di come, sul terreno del governo, la Basilicata, il centrosinistra lucano, parteciperanno alla rinascita nazionale.

Carlo Petrone – Coordinatore regionale SEL

 

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