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Vedo solamento cemento!!

E’ in atto, ormai già da tempo, un assalto urbanistico alla città di Matera. Negli ultimi tre anni, poi, a cavallo con l’ultimo periodo dell’amministrazione Buccico, passando per la reggenza del Commissario Prefettizio fino ad oggi, questo fenomeno ha subìto una accellerata spaventosa.

Grazie agli effetti incrociati del cosiddetto “Piano casa” e di una disposizione di legge approvata al termine dell’ultimo governo Berlusconi, legge 106/2011, colpo di coda finale del berlusconismo di governo, e grazie anche all’inerzia che sospettiamo volontaria da parte della regione Basilicata che ha omesso di esercitare la potestà legislativa in merito, siamo di fronte ad una totale deregulation normativa in materia edilizia. In estrema sintesi, in deroga agli strumenti urbanistici si può potenzialmente costruire ovunque: è sufficiente una comunicazione autocertificata di inizio attività (SCiA) con perizie di tecnici abilitati che attestano il rispetto delle norme antisismiche ed la mancanza/rispetto di vincoli storico-architettonici e paesaggistici.

Le ormai sistematiche complicità che gli amministratori regionali e comunali e degli organi periferici dello Stato hanno stabilito con i costruttori, considerati evidentemente come una insana fonte di approvvigionamento economico, hanno portato ad esautorare completamente le funzioni del Consiglio Comunale che per legge è l’organo competente a valutare le varianti urbanistiche.

Ciò significa che ad oggi l’unico soggetto abilitato a decidere in totale autonomia le sorti urbanistiche della città, almeno secondo le allucinanti dichiarazioni del sindaco Adduce, è il dirigente all’urbanistica.

Questa bulimia edilizia, che arricchisce a dismisura sempre i soliti ed impoverisce inevitabilmente la città di aree verdi, di strutture ad uso pubblico, di infrastrutture, di luoghi di memoria storica, porta l’attuale classe politica, incapace ad immaginare politiche di sviluppo diverse dal cemento e dalla rendita privata, a dover necessariamente tentare di spostare e distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica dall’immondizia politica e culturale che sta riversando sulla città.

E’ così mentre assistiamo ad infinite comparsate del sindaco ad ogni sagra, convegno, festa, festicciola, compleanno, le ferrovie a scartamento ridotto diventano inutili e dispendiose metropolitane leggere, i cinema multisala diventano case private, i volumi di impianti industriali come i mulini diventano appartamenti, il verde pubblico magicamente scompare, le scuole improvvisamente pericolanti si trasformano in “incremento di dotazione di strutture pubbliche”, cioè altre case, consulenti e partners di studi privati impegnati attivamente in operazioni di moltiplicazione di volumi diventano assessori, tutte le aree disponibili si trasformano in degradate per poter essere devastate e “riqualificate”.

Questo incredibile corto circuito politico/cementizio, porta alla spasmodica e costante necessità di distrarre l’opinione pubblica. E così, proprio come nel gioco delle tre carte, invece di parlare di preziosissimi volumi “regalati” al privato, si parla di housing sociale di qualità, di interventi di riqualificazione, di accademia della Farina.

Materacambia!, con realizzazione della prima maglietta e dei cappellini “Vedo solamento cemento”, non vuole limitarsi al solito ed inutile sermone, ma vuole trasformare la stessa denuncia contro l’ignoranza e la grettezza della classe politica in un prodotto da pubblicizzare, con merchandising annesso, che sia sempre visibile e disponibile alla città e che aiuti a non dimenticare e distrarsi da quello che sta succedendo e che continuerà a succedere senza alcun freno.

Nelle prossime settimane verranno organizzati incontri pubblici e materiale video di approfondimento sulle principali operazioni di “immondizia culturale” della nostra città. La prima in preparazione riguarderà il cosiddetto “parcheggio di Sant’Agostino”.

Con l’iniziativa “Vedo solamento cemento”, intende evidenziare, approfondire e denunciare le dinamiche e i fatti che immancabilmente portano la classe politica locale ad avvicinarsi all’unica cultura che riesce a comprendere: quella del cemento e di tutta l’immondizia culturale che ne deriva.

Sarà possibile acquistare le magliette ed i gadget, contribuendo a finanziare così le attività di Materacambia!, prenotandoli direttamente sul sito www.materacambia.it o inviando una mail all’indirizzo vedocemento@gmail.com.

Materacambia

 

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