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Poste, l’UGL interrompe le relazioni sindacali

“Siamo alle solite, tutto da rifare in Poste Italiane. Dopo 4 giorni di contrattazioni sul recapito ed un’altra giornata intera dedicata alla chiusura degli uffici postali lucani, l’UGL regionale comunicazioni interrompe le relazioni sindacali con Poste italiane SpA”. E’ quanto fa sapere il segretario regionale dell’UGL Basilicata comunicazioni, Giuseppe Di Giuseppe per il quale, “Poste Italiane chiede al sindacato di ‘mercanteggiare’ sui numeri di 50 addetti al recapito, 17 uffici chiusi e 21 uffici chiusi a giorni alterni. Ci chiedono inoltre – prosegue il sindacalista, – di presentare ‘la lista della spesa’ ovvero, l’elenco, a parer nostro, dei lavoratori ‘buoni o cattivi’. A tal proposito l’UGL intende denunciare all’opinione pubblica che Poste Italiane SpA cerca di utilizzare i sindacalisti come volano per indurre la pubblica amministrazione ad investire con nuove commesse in Poste dando come compenso qualche ‘caramella’: trattasi di 6 zone di recapito e 6 messi notificatori. E’ uno schiaffo alla dignità della popolazione della Basilicata, dell’ANCI e delle oo.ss.. L’unica nota positiva è l’ammissione dell’azienda nelle bozze di verbale che hanno sottoposto ovvero, che le riduzioni nel recapito sono esagerate rispetto al fabbisogno, dando così ragione in merito all’esposto alla Procura della Repubblica dall’UGL presentato. Bene abbiamo fatto ad essere scettici – conclude Di Giuseppe – a non dichiarare vittoria come hanno fatto i nostri colleghi in occasione dell’incontro con l’A.D. e con l’ANCI. Riprendere il confronto le istituzioni politiche regionali, nazionali ed ANCI è l’unica strada percorribile a nostro giudizio, l’UGL – conclude il segretario Di Giuseppe – è sempre disposta al dialogo costruttivo e partecipativo per il bene dei lavoratori”.

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