La Melicoltura in Val d’Agri
L’Italia è il più importante paese frutticolo d’Europa specie per la produzione estiva. Da tempo si sta assistendo ad un progressivo spostamento delle coltivazioni da Nord verso Sud, area – questa – caratterizzata da condizioni climatiche più favorevoli e da una maggiore disponibilità di mano d’opera. Quali sono le varietà più adatte ai territori meridionali e come rendere compatibili fra loro attività agricole e tutela/ valorizzazione dell’ambiente naturale?
Su queste tematiche, calate nello specifico del territorio lucano, si terrà venerdì 9 novembre a Villa d’Agri, un convegno con annessa mostra pomologica, organizzato dall’Alsia, con focus sulla coltivazione del melo in Val d’Agri.
Nel corso della giornata, organizzata dalle due Aziende Agricole Sperimentali dell’Agenzia – Bosco Galdo e Pantanello – saranno illustrati:
• i primi risultati del Progetto Frumed (Frutticoltura Mediterranea) INNOVA, finalizzato al consolidamento e lo sviluppo della frutticoltura meridionale, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione varietale verificando, nei diversi distretti frutticoli meridionali, il comportamento delle selezioni avanzate frutto del miglioramento genetico italiano, e il recupero del germoplasma autoctono per i mercati di nicchia;
• il progetto “Agrival” predisposto dall’Enea, che punta ad individuare le aree agricole ad alto valore naturalistico, che in Basilicata ha l’attenzione puntata sui comuni appartenenti al Parco nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese.