Blocca l’Europa!
Il 14 novembre, in occasione dello sciopero generale in Italia, Spagna, Portogallo, Grecia contro le politiche di austerity dell’Unione Europea, anche a Foggia gli studenti hanno deciso di mobilitarsi nelle scuole, nelle università, tra le strade e le piazze della città. Vogliamo costruire, insieme a chi si sta mobilitando negli altri paesi, un’idea d’Europa differente, inclusiva, giusta ed eguale a che metta al centro i saperi, il welfare, i diritti e il futuro delle persone. Al momento il disegno europeo ha un colore molto preciso, ed è quello acre dei tagli, dell’impoverimento degli investimenti, della monetarizzazione dei diritti e dell’eliminazione di altri. In nome dell’ austerity vengono liberalizzate le tasse universitarie e vengono aumentate quelle del diritto allo studio. In nome dell’austerity diminuiscono i finanziamenti per l’edilizia scolastica. In nome dell’austerity si chiedono sacrifici alle famiglie, che vedono diminuire il loro potere d’acquisto, diminuire la loro fonte di guadagno lavorativo, il sussidio di disoccupazione o la sanità. L’austerity avrebbe dovuto salvare l’Europa, l’Euro e farci uscire dalla crisi. Eppure, nonostante ciò, la condizione di tutti è peggiorata e non siamo usciti dalla crisi. La disuccupazione giovanile in Europa è aumentata al 22% . Noi siamo una risorsa per l’Europa, per questo vogliamo che ciò che apprendiamo a scuola e all’università sia un’opportunità per uscire dalla crisi.
Ci chiamano “choosy” perchè non ci accontentiamo del lavoro, precario, sottopagato che ci propongono. Ma spesso non troviamo nemmeno quello. Per questo il 14 novembre lottiamo anche contro l’attacco ai diritti dei lavoratori, per un reddito, per l’articolo 18 e i nostri diritti, i diritti dei nostri genitori, dei nostri fratelli. Ci riuniremo in un corteo che, riunendo le diverse scuole, partirà da piazza Italia alle ore 9.30 e passerà davanti alla stazione per terminare con un presidio in Piazza XX Settembre. È importante capire l’importanza di una data in cui un enorme blocco sociale romperà i confini degli stati nazionali per camminare, parlare protestare e costruire un Europa diversa e libera dalla morsa dei poteri forti, idealmente uno al fianco dell’altro.