Ritirate le dimissioni dei sindaci della Val d’Agri
Che miracolo avrà compiuto il candidato alla Camera dei Deputati nonché Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo per aver fatto ritirare le dimissioni ai Sindaci della Val D’Agri, esattamente Sarconi, Montemurro, Spinoso, Grumento Nova, Paterno e Tramutola, che avevano assunto questa decisione quale protesta contro la mancanza di obiettivi concreti per lo sviluppo dalle attività petrolifere.
Non consociamo quale siano state le promesse del candidato De Filippo per poter ovviare alle problematiche complesse di quella zona lucana, così ricca ma martoriata da inquinamento, disoccupazione, mancanza di infrastrutture ed isolamento in cui versano molti dei comuni dell’area.
Certo una protesta eclatante durata il tempo che trova, ma dubitiamo che De Filippo, la Giunta Regionale ed il Partito Regione siano in grado di trovare una minima soluzione ai problemi dell’area. Per un semplice motivo: non esiste una cabina di regia per la programmazione economica e di sviluppo per l’intera Basilicata e quindi neanche per la Val D’Agri.
Dopo aver ritirato le dimissioni, l’unica certezza che i Sindaci avranno sarà quella che i soldi delle royalties continueranno a ingrassare la forestazione, l’apparato burocratico dell’Università degli Studi di Basilicata e i finanziamenti a pioggia per feste e sagre. Oltre al fatto che il Programma Operativo Val D’Agri continuerà ad essere gestito dagli amici e affiliati del Partito Democratico con gli stessi pessimi risultati di sempre.
Quindi, un’occasione persa per esprimere un voto contrario alla Casta Lucana di De Filippo & company, ossia coloro che hanno per venti anni stretto accordi con le compagnie petrolifere ed allo stesso tempo disatteso tutti i punti di sviluppo, difesa del territorio, politiche eco sostenibile e incremento dell’occupazione.
In un mese non possono colmare quello che hanno disatteso in tutti questi anni ed in un mese non possono porre in essere nessuna politica alternativa e fattibile perchè non hanno idee se non quella della gestione del potere e dell’incremento delle filiere elettorali.
Queste elezioni sono l’occasione per dare un segnale concreto contro quella oligarchia che ha depauperato la Lucania, contro quella Casta che ha solo l’obiettivo di tenere il potere, contro quella pessima classe dirigente che pensa solo a gestire in favore dei loro gruppi di interesse.
Ben venga, quindi, il ritiro delle dimissioni perchè sarebbe inutile e forse dannoso per le comunità che rappresentano, ma invito i sindaci di Sarconi, Montemurro, Spinoso, Grumento Nova, Paterno e Tramutola e dell’intera Val D’agri a dare un segnale di protesta ancora più forte e temibile, quello di bocciare con tutti i loro concittadini questo Partito Regione che bene non fa ai loro interessi ed al Bene Comune di tutta la Basilicata. L’unico modo per poter avere un minimo di risultati positivi e mandarli a casa con il voto, iniziando proprio da queste politiche 2013. Questo sarebbe un forte segno di protesta e di vero cambiamento, bocciando chi ha speculato sulla salute dei cittadini, chi ha sperperato ingenti somme per avere effetti risibili, chi ha barattato gli interessi generali per interessi particolari e di bottega, per chi è stato suddito delle multinazionali invece di governare per il miglioramento della vita di tutti i lucani.
Gianni Rosa – Fratelli d’Italia Basilicata Centrodestra nazionale