CSAIL Indignati, su Basilicatanet la deliberazione dell’AGCOM diventa notizia ballerina
Sono stato costretto oggi a presentare un nuovo esposto all’Agcom perché la deliberazione 147/13/CONS che obbliga il sito www.basilicatanet.it a pubblicarla (quella che censura l’operato durante la campagna elettorale in fase di par condicio per la pubblicazione il 18 gennaio u.s. di una notizia di Bersani che ritiene “importante l’impegno elettorale di De Filippo”) è diventata una notizia ‘ballerina’. Sul sito nella home page, infatti, oggi è stata pubblicata solo per pochi minuti, dalle ore 11 alle ore 11.05, e solo per pochi righi, con la motivazione che la Regione ha presentato ricorso al Tar. Poi è improvvisamente scomparsa. Ciò non esime dal pubblicare per 15 giorni la deliberazione (come richiesto dall’Agcom) non certo in pochi righi ma per esteso (nel dispositivo con le motivazioni). Siamo sempre e ancora di fronte ad un comportamento arrogante e illegale della direzione giornalistica di Basilicatanet che nonostante sanzionata dall’Agcom ritiene di potersi comportare a proprio piacimento aggirando, furbescamente, la richiesta (che è ulteriormente sanzionabile con pena amministrativa, tanto paga la Regione (con i soldi dei cittadini lucani) con lo stratagemma del ricorso al Tar (anch’esso pagato dalla Regione con avvocati in trasferta a Roma). Il Csail-Indignati Lucani coglie l’occasione per censurare il comportamento del Corecom Basilicata che nell’istruire la “pratica” di segnalazione sull’evidente caso di violazione della par condicio (perchè investita dall’Agcom e non certo per iniziativa autonoma come aveva voluto far credere in una mail subdolenta inviata al Comitato) ha sposato in toto la tesi difensiva del direttore tentando di far accreditare all’Agcom che il portale www.basilicatanet.it non appartiene alla Regione! Non ci sono parole per commentare un comportamento che non tutela i cittadini nonostante Massimo Carcuro, componente Corecom e dirigente organizzativo dell’ufficio Pd di Potenza, si affanna a far credere che il Corecom si adopera per risolvere le controversie dei cittadini su problemi della telefonia. Pur non disconoscendo l’impegno che è tutto degli avvocati pagati dal Corecom per difendere gli utenti delle compagnie telefoniche, tutt’altro è l’atteggiamento per la verifica, dovuta istituzionalmente, dell’attività di Basilicatanet e per tutelare diritti che derivano da un sito di informazione istituzionale e non di parte.
Filippo Massaro CSAIL Indignati Lucani