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Fare strada a Matera. Visione urbanistica di una Comunità in movimento verso Matera 2019

“La città vive un particolare momento storico perché contemporaneamente sta lavorando alla redazione di vari strumenti di programmazione, dal Regolamento Urbanistico al Piano Strutturale, dal Piano Urbano della Mobilità al Piano di Gestione del Sito Unesco, al Piano Strategico”. Lo afferma l’assessore comunale all’Urbanistica, Ina Macaione.

“Dal momento della mia nomina, nell’agosto scorso – aggiunge Macaione –  ho prestato particolare attenzione a garantire, come da più parti sollecitato, un adeguato coordinamento di tutti gli strumenti per fare in modo che essi parlassero un linguaggio comune. Siamo oggi ad una prima importante tappa. Infatti nella riunione del 25 febbraio scorso la Giunta ha approvato il “Documento di apertura del confronto pubblico” nel quale si definiscono gli “Indirizzi strategici degli strumenti di pianificazione in itinere della città di Matera e del suo territorio”  e, conseguentemente, il “Documento preliminare del Piano Strutturale” attraverso il quale è ora possibile avviare la procedura di Valutazione Ambientale Strategica ed il confronto in città. Ora disponiamo finalmente di una base utile per interpretare al meglio la realtà ed offrire possibili soluzioni ai problemi dei cittadini nel quadro dei nuovi scenari che si profilano all’orizzonte. L’obiettivo degli Indirizzi è la costruzione collettiva di una politica rivolta ai luoghi, che possa aiutare a definire con chiarezza “che cosa fare”, “come farlo” e “con chi farlo”, consentendo così all’intera comunità scelte consapevoli. Ci dobbiamo occupare del futuro della città in un momento molto critico sul piano economico e sociale. A ridotte risorse pubbliche e private si risponde facendo ricorso a tutte le energie disponibili. Innanzitutto quelle culturali. La candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019 ci offre una occasione irripetibile. Bisogna essere esemplari rispetto ai cambiamenti che il tempo attuale c’impone, mirando con decisione al lavoro, al futuro dei giovani e a un modello di vita improntato a una “sostenibilità inclusiva/intelligente”, come vuole l’Europa. Il punto di forza di questa nuova visione s’incentra sull’idea che la grande lezione di Matera al mondo (che poi è anche la ragione della sua attrattività, così diversa da altre città come Roma, Venezia, Firenze) sta nel contenere nella sua cultura termini, apparentemente inconciliabili, come crisi e avanguardia. Questo sembra interessare molto non solo all’Europa ma anche al Mondo. Ora si tratta di dimostrare in quale modo Matera è capace di una visione che produce lavoro utilizzando le sue materie prime di cultura e rigenerazione urbana.

Pertanto il percorso pubblico di costruzione della visione strategica, che in parte coincide con il percorso di candidatura di Matera 2019, comprenderà l’aggiornamento del Piano Strategico  e la contemporanea redazione degli altri strumenti di programmazione, per focalizzare ed integrare gli obiettivi. Riconducendo poi il tutto, ad un confronto tra l’attrattività culturale e il senso che ne scaturisce coniugandolo con i grandi temi della sostenibilità operativa (re-cycling, re-duce, re-use). Tutto questo reclama con urgenza un’urbanistica intesa come “laboratorio di rigenerazione urbana” nel quale idee e azioni siano in grado di richiamare, organizzare, promuovere le forze culturali ed economiche di natura professionale e imprenditoriale, sia interne che esterne alla città. È indispensabile individuare e condividere presto gli obiettivi programmatici, determinanti per una strategia di rigenerazione della città.

Il risultato atteso nella nuova e complessiva visione di futuro della città – conclude Macaione – si misurerà più sui processi, i segmenti intensivi di qualità architettonica, le infrastrutture intermodali e interagenti, i percorsi di produzione del nuovo lavoro e di autoapprendimento dei cambiamenti, che sugli oggetti o sui modelli precostituiti”.

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