Caso Scazzi:Avetrana sotto shock, tra tour degli orrori e gare di solidarietà
Continua da giorni l’assalto ai luoghi divenuti tristemente famosi in quanto protagonisti dell’omicidio di Sarah Scazzi.
Ad Avetrana via Deledda è praticamente assediata da giornalisti Mediaset affiancati da una surreale folla di curiosi, giunti da tutta Italia per vedere con i propri occhi il garage di casa Misseri, palcoscenico dell’omicidio della piccola Sarah.
Il “tour degli orrori” -così è stato ribattezzato il macabro giro turistico tanto in voga negli ultimi giorni- prevede ancora una visita a casa Scazzi, già da tempo presidiata da fly e troupes della RAI, e infine una capatina al pozzo, dove lo scorso 7 ottobre è stato ritrovato senza vita il corpo della quindicenne scomparsa.
Dal giorno della confessione e dell’arresto di Michele Misseri per l’omicidio della nipotina, il gusto dell’orrido sembra accompagnare ogni piccola novità sull’indagine Scazzi.
E come spesso accade i nuovi media generano mostri e stupore e stupidità avanzano a braccetto: ecco nascere folli manie di protagonismo pronte a cavalcare persino l’ultima onda di un già avviato e disgustoso atto di sciacallaggio.
Su internet deviati mentali inneggiano a Misseri con gruppi del calibro di “Uccidiamo Sarah Scazzi…ops! Già fatto” e pubblicano la foto del cadavere di una ragazzina bionda distesa nell’obitorio dell’ospedale SS. Annunziata di Taranto.
Intanto su Facebook le “amicizie” di Mariangela Spagnoletti subiscono una sconcertante impennata e sullo stesso social network ecco apparire magicamente, in direttissima dal carcere di Taranto, una certa “Sabrina Misseri” che scrive : “In carcere ci danno la possibilità di comunicare. Io sono in stato di fermo fino al processo e non condannata! […] Ho aperto questo nuovo profilo per difendermi. Nessuno di voi può capire. Credetemi, ho dovuto difendere me stessa e mio padre da colei che voleva la nostra rovina, perdonatemi se potete.[…] Io non sono malata ho dovuto farlo per salvare mio padre che non l’ha mai toccata mia cugina! Siamo solo vittime, non capite che se lo meritava?! Mia cugina accusava ingiustamente mio padre! Lui non l’ha mai toccata lo giuro!”
“É la prima volta che succede una cosa così grave ad Avetrana, il paese è sotto shock, non siamo abituati a simili fatti di cronaca: qui un furto in appartamento fa già notizia!”.
Queste le parole del vicesindaco di Avetrana Alessandro Scarciglia, incontrato pochi giorni fa nel cimitero del paese.
“Stiamo costruendo una tomba monumentale per Sarah” ci aveva detto mentre era lì a presidiarne i lavori.
“Nella tragedia abbiamo scoperto quanta solidarietà si è creata intorno alla triste storia della bambina e della sua famiglia.
Secondo quanto sostenuto dal vicesindaco, dal momento in cui si è diffusa la notizia del ritrovamento del cadavere della bimba sono letteralmente “piovute” offerte di aiuto da parte di numerose aziende di tutt’Italia per contribuire -nell’anonimato totale- alla realizzazione della tomba monumentale di Sarah, che si ergerà all’ingresso del cimitero di Avetrana.
(Valentina Focaccia)