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14 dicembre: la rivolta in piazza

L’opposizione reale a questo governo è nelle piazze: a Bari come a Milano, a Roma come a Genova e in tutte le città d’Italia le soggettività colpite dalle politiche economiche e sociali distruttive di questo come dei precedenti governi hanno deciso di non essere spettatrici del voto parlamentare e di ribellarsi.

Oggi gli studenti baresi sono partiti in un corteo unitario, durante il quale le notizie giunte da tutta Italia di occupazioni e blocchi e il percorso conflittuale maturato a Bari con l’occupazione di Lettere e Filosofia hanno portato una sessantina di studenti ad occupare i binari.

Il blocco dei trasporti pubblici è stato un atto di unificazione alle lotte nazionali.

Le forze dell’ordine hanno cercato con violenza di impedire l’occupazione pacifica dei binari e successivamente hanno sgomberato con forza la stessa, eseguendo dei fermi, ai quali tutti i manifestanti si sono opposti ottenendo il rilascio degli studenti e dottorandi fermati.

Oggi a Bari gli studenti hanno dimostrato che è possibile radicalizzare il movimento di opposizione sociale e superare le prassi di cortei e manifestazioni simboliche, che risultano inefficaci rispetto alla posta in gioco e agli obiettivi del movimento: caduta del Governo, ritiro del DDL Gelmini e di tutte le riforme che hanno smantellato l’istruzione pubblica , riconquista dei diritti sociali, frutto

di precedenti lotte, ormai cancellati .

Né la repressione, nè gli inutili giochi di palazzo fermeranno la nostra determinazione nel continuare a unire le lotte con tutti i soggetti sociali che subiscono la crisi.

Studenti baresi in lotta

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