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Cets Parco Appennino Lucano. Forum in attesa del valutatore: Lo spagnolo Josep Maria Prats

In attesa dell’arrivo del valutatore, il Parco dell’Appennino Lucano tiene alta l’attenzione degli operatori sul processo che porterà all’adozione della Carta Europea del Turismo Sostenibile. Al Forum plenario convocato per martedì 16 aprile scorso, c’è stata una folta partecipazione di operatori turistici, animatori, sindaci e amministratori, rappresentanti di associazioni e Pro Loco. Per riprendere il filo sull’iter del procedimento e sulle finalità della Cets, sono intervenuti Simona Aulicino, responsabile dell’area Turismo dell’Ente Parco, e Giuseppe Dodaro di Federpachi Ambiente-Italia. Nei loro interventi hanno spiegato ai presenti le motivazioni dell’incontro, volto a fare il punto su ciò che è stato fatto e programmare cosa fare per il futuro. Le azioni complessivamente nel Piano che accompagna la candidatura presentate sono 62, di cui 29 a regime pubblico e il resto di pertinenza dei privati, tra operatori dell’accoglienza, dell’animazione e dell’ospitalità, associazioni e altro. Una circostanza che dimostra il dinamismo dei privati e l’importanza del loro apporto per le realizzazione di un turismo che possa avvicinarsi agli standard europei e che rispetti il criterio principe della ecosostenibilità. Il presidente del Parco Domenico Totaro, che ha introdotto i lavori ed è intervenuto a fornire i chiarimenti sollecitati dai presenti, ha spiegato che molte delle azioni contenute nel documento sono da inquadrare nel Piano del Parco a cui si sta ponendo mano e che dovrà essere condiviso con le istituzioni del territorio. In merito al tempo, invece ha detto che l’arco temporale di realizzazione copre i cinque anni di durata della Cets, dopo i quali ci sarà una nuova valutazione con verifica di quanto realizzato e di quanto ancora da programmare per il futuro. Per questo, ha concluso Totaro, “la Cets non è un punto di arrivo, una certificazione da tenere come un orpello, ma un impegno a fare sempre meglio, un programma di lavoro che spinge costantemente al rialzo la qualità dell’offerta turistica nell’area del Parco”. Di uguale tenore l’intervento di Francesco Carlucci, direttore di Federparchi-Europarc. Per essere attrattivi, ha detto quest’ultimo, “bisogna realizzare un prodotto-natura da porre sul mercato per soddisfare una domanda turistica che oggi va sempre più in questa direzione”. Fruitori come le scuole, i praticanti di attività sportive, le persone che vivono nelle grandi città “manifestano sempre più il bisogno di natura.” Una natura di cui la Basilicata è ricca, avendo a disposizione un patrimonio ambientale di grande prestigio. Molti gli interventi e le sollecitazioni dei presenti, che hanno posto problematiche, ma anche portato esperienze importanti e innovative. L’esperienza del convegno nazionale del gruppo Giros sulle orchidee spontanee di Moliterno, che ha attirato studiosi ed esperti da diverse parti del mondo, o l’esperienza dello sci per disabili sul Sirino, reso possibile da un particolare attrezzo acquistato grazie al contributo del Parco, sono stati indicati come punti di forza e modelli su cui puntare per il futuro. Ora si attende l’arrivo del valutatore, che è un uomo di grande esperienza sui percorsi valutativi della Cets, lo spagnolo Josep Maria Prats, responsabile dell’area turismo del Parco della Garrotxa. Il suo compito sarà quello di visitare le strutture e gli operatori e verificare il livello di preparazione degli operatori in relazione agli obiettivi contenuti nei principi della Carta.

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