Acque minerali Cutolo, sottoscritto accordo di reindustrializzazione
Pagina importante per il percorso di reindustrializzazione del sito produttivo della Cutolo acque minerali di Atella. E’ stato sottoscritto questa sera in Regione, con la Società Alaque srl, l’accordo di reindustrializzazione del sito produttivo. Il programma di investimento è di 24,6 milioni di euro, per i quali la Regione concederà un contributo, in conto impianti, di dieci milioni di euro. Gli obiettivi fondamentali del Piano sono: la salvaguardia dei livelli occupazionali e la realizzazione di un impresa produttiva che punti al recupero del mercato storico della Cutolo e all’acquisizione dei nuovi mercati esteri, tra cui quello cinese e quello arabo. Tra gli altri impegni assunti dalla Alaque srl anche: l’acquisizione del sito produttivo; la presentazione alla Regione della documentazione per l’ottenimento delle concessioni minerarie e delle autorizzazioni all’imbottigliamento.
In particolare – hanno spiegato i rappresentanti della Alaque srl rappresentata dall’Amministratore Dante Alfieri – si intendono abbattere una serie di costi. Tra i progetti: la produzione in loco di vapore e di energia elettrica, mediante la realizzazione di una centrale; la produzione in loco di bottiglie in Pet e di tappi; la realizzazione di un sistema di distribuzione resina; l’adeguamento della linea vetro; la realizzazione di tre linee per l’imbottigliamento in Pet; l’adeguamento della sala sciroppi e del laboratorio analisi. Soddisfazione per l’epilogo della vicenda è stata espressa dai sindacati. Deoregi, Esposito e Summa hanno messo in evidenza il metodo concertativo nuovo messo in campo dai sindacati con la Regione. Hanno inoltre espresso apprezzamento per la scelta dell’azienda di abbattere i costi di produzione e si sono riservati un approfondimento successivo del Piano industriale, soprattutto per individuare soluzioni anche per i lavoratori al momento esclusi.
Soddisfazione è stata anche espressa al curatore fallimentare Mauro Di Ciommo che ha sottolineato le sinergie con la Regione sia per sincronizzare i tempi delle varie azioni amministrative, tra cui anche quelle legate al pagamento dei tfr, sia per le analisi delle acque. Tra gli altri interventi anche quello del deputato e sindaco di Rionero, Antonio Placido e del consigliere Giannino Romaniello. Entrambi hanno auspicato un futuro con prospettive diverse per l’opificio lucano e per i lavoratori coinvolti.
“Non è stato semplice giungere alla soluzione di questa vicenda – ha commentato l’assessore Pittella- ma alla fine è risultato vincente l’approccio orizzontale messo in campo che ha coinvolto mondo politico e sindacato da una parte, e tecnici e funzionari della Regione e Curatore fallimentare dall’altra”. Per questi motivi l’assessore Pittella ha espresso un ringraziamento sentito, per i tempi e il metodo seguiti, ai tecnici del Dipartimento Attività Produttive, guidati dall’ing. Michele Vita e alla dottoressa Maria Carmela Bruno e al dott. Gerardo Salvatore, rispettivamente dell’Ufficio Geologico e dell’Ufficio Veterinario della Regione. L’assessore ha chiesto a tutti di continuare nel solco della massima attenzione. “L’utilizzo di un bene prezioso come l’acqua minerale – ha detto – deve essere legato ad un progetto di rilancio serio del lavoro e delle professionalità. La firma dell’accordo di reindustrializzazione è una tappa importante di questo importante percorso – ha detto ancora Pittella – speriamo ora di poter scorrere prima possibile il corno programma fissato dal Piano, sia per dare una risposta ai lavoratori esclusi, sia per giungere ai risultati commerciale sperati. L’importanza del finanziamento messo in campo – ha concluso l’assessore- ci mette tutti di fronte alla responsabilità di fare in fretta senza perdere altro tempo”.