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Saurina, come risparmiare 82 milioni di euro

Un progetto che contiene un tracciato alternativo a quello “fasullo” dell’Anas per la costruzione della SAURINA, realizzato da Filippo Massaro, presidente del CSAIL (Comitato per lo Sviluppo delle Aree Interne Lucane), con un risparmio di 82 milioni di euro (159 miliardi di vecchie lire) è stato consegnato al Ministero delle Infrastrutture.

Il tracciato individuato dal CSAIL inizia in località Difesa d’Ischia, utilizzando il ponte esistente della costruenda strada Guardia P.-Armento e raggiunge la località Tempa Masone che si collega alla SS 92. Utilizzando la stessa SS 92 per circa 4 km (sino a località Palazza) si arriva al ponte del torrente Cerreto. Da questo punto si abbandona la SS 92 e si segue il torrente Cerreto in sinistra idraulica in località Casone, attraverso il fosso Gian Camillo fino alla località “Parco” dove si lascia il torrente stesso, in agro di Corleto. Il tracciato si snoda poi in agro di Laurenzana tra le località Cesina, Tempa Milone, Acqua Pescatora e Piano Prano, attraverso la località Zuppariello. Qui a causa dell’oreografia del terreno per attraversare un promontorio roccioso sarà necessario realizzare un tratto in galleria della lunghezza di 2,347 km. Infine il tracciato passa tra le località Visciariello, Verricello e Crocifisso e si innesta al km. 36+800 con la SS 92 in località Serrapotamo. Infine, utilizzando la stessa SS 92 migliorandone lievemente il tracciato si arriva al torrente e alla diga Camastra.

Lo stesso Comitato ha messo in guardia il Ministero sui rischi di instabilità del tracciato individuato dai progettisti dell’Anas, come è dimostrato dal fatto che l’Anas, dopo aver sperperato alcuni miliardi di vecchie lire, ha dovuto affidare l’incarico di far redigere una variante al suo progetto per la presenza di frane profonde e quindi per prevedere costosissime opere di sostegno e consolidamento e inoltre un tratto in galleria per la lunghezza di ben 6 km per bypassare in qualche modo l’area di grave disastro idrogeologico. Filippo Massaro ha quindi ricordato che il CSAIL il 14 settembre 2001 ha già presentato all’allora capo compartimento Anas per la Basilicata (Ing. Nereo Chioini) il suo tracciato alternativo. La nostra ipotesi progettuale – aggiunge Massaro – non solo è più economica (al 2001 calcolavamo una spesa presunta di circa 215 miliardi di vecchie lire, rispetto ai 320 miliardi di vecchie lire preventivate dall’Anas per il suo tracciato) ma la più sicura per la nota e diffusa situazione di dissesto idrogeologico dell’intera zona interessata. Esistono tratti realizzati a cavallo tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta – riferisce il presidente del CSAIL – che oggi sono visibilmente sommersi da terra franata da collinette. Già nel 2001 – sottolinea Massaro – l’allora capo compartimento dell’Anas manifestò interesse al nostro tracciato. Per questa ragione abbiamo annunciato al Ministero la disponibilità a riprendere la collaborazione per passare alla fase esecutiva di lavori. Poiché il petrolio di Tempa Rossa di Corleto Perticara è una risorsa importantissima per l’economia dello Stato, il Ministero – riferisce il presidente del CSAIL – dovrebbe prendere in dovuta considerazione, sia per l’aspetto vitale di dare sbocco alle aree interne isolate del territorio petrolifero e altrettanto per l’aspetto riferito al risparmio economico per la costruzione dell’arteria. L’auspicio – conclude Massaro – che il lungo “sogno” della Saurina durato oltre 35 anni possa concretizzarsi seriamente.

Filippo Massaro, Csail-Indignati Lucani

 

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