Piattaforma sindacale nell’Università degli Studi ‘Aldo Moro’ di Bari
Gentile Rettore, Prof. Antonio Uricchio
ci sia consentito, innanzitutto, congratularci per il brillante esito conseguito nell’elezione alla prestigiosa carica di Rettore dell’Università degli studi “ A. Moro” di Bari. Risultare vincitore in una competizione elettorale che si è caratterizzata per la considerevole statura morale e intellettuale di tutti i concorrenti, rappresenta per la sua persona un successo personale di valore indubbiamente elevato.
Come avrà notato, alla vigilia del voto le scriventi organizzazioni sindacali, per voluta determinazione, non hanno sostenuto alcuno dei candidati in lizza, in considerazione di un principio di autonomia e neutralità politica cui la corretta prassi sindacale deve ispirarsi nella conduzione delle relazioni sindacali di ateneo.
Gentile Rettore,
la CGIL e la FLC CGIL della Puglia da tempo denunciano, con ferma insistenza, la condizione drammatica in cui versa la nostra Università, condizione aggravata dai ripetuti interventi normativi degli ultimi governi, tutti caratterizzati da un persistente intento punitivo nei confronti di tutto il sistema dell’alta formazione.
La situazione delle relazioni sindacali nell’ ateneo barese rischia però oggi di assumere, proprio nel momento del Suo insediamento a Rettore, caratteristiche inedite. Non si è mai verificata, nella storia recente di questo ateneo, una crisi economica della portata attuale. Allarmano infatti le dichiarazioni rilasciate ai principali organi di stampa dal D.G. dott. Gaetano Prudente, secondo cui l’Uniba sarebbe, nonostante la gestione precedente abbia già sanato più di trenta milioni del deficit pregresso, ancora oggi sull’orlo di un deficit da capogiro pari a 20 milioni di euro!
Gentile Rettore
una lettura esclusivamente tecnico/finanziaria del momento di difficoltà economica che il nostro Ateneo attraversa potrebbe generare l’aspettativa di un bisogno assoluto di risanamento a discapito di tutto, anche della qualità dell’offerta formativa. Sappia però che noi dissentiremo fermamente da una simile impostazione perché riteniamo tale rimedio sicuramente più grave del male che si intenderebbe curare, anche al di là delle indiscutibili buone intenzioni che comunque animano questi orientamenti di risanamento.
Gentile Rettore,
è ferma intenzione di chi scrive contribuire ad orientare l’agire politico sindacale di Ateneo verso una nuova governance universitaria, riscattata dal frutto velenoso del Gelmini-pensiero. Ciò sarà possibile con il concorso di tutti gli attori (professionale e sindacali) in campo,
1. rafforzando il ruolo del Senato, che resta per noi l’organo elettivo e rappresentativo di tutte le componenti universitarie, utile a riequilibrare l’eccesso di potere degli organi amministrativi di orientamento più tecnicistico.
2. contribuendo a ripristinare il ruolo “ politico” del Governo dell’ateneo, unica via di rilancio della qualità dell’offerta formativa tesa a garantire interventi urgenti e straordinari per
a) investire di nuovo nella ricerca, nell’alta formazione e nella valorizzare dei titoli di studio,
b) assicurare a tutti gli studenti idonei la borsa di studio e migliori servizi, affrancandoli dai prestiti d’onore e simili strumenti di indebitamento.
Gentile Rettore
i morsi della crisi impongono, e non solo a chi governa il nostro Paese, di puntare sull’alta formazione e sulla ricerca, fattori indispensabili di lievito per lo sviluppo culturale, sociale ed economico del Paese: a tale chiamata deve sentirsi pronto a fornire le giuste risposte anche chi, come Lei, è oggi chiamato alla responsabilità della governance universitaria svolgendo ad esempio un ruolo di stimolo all’ investimento più che di taglio alle risorse.
Il nostro Sindacato, come sempre, cerca la piena collaborazione degli organi di governo per portare avanti, se possibile in sintonia, questa battaglia di civiltà. Per questo CGIL ed FLC CGIL Puglia invitano ad avviare quanto prima un tavolo di approfondimento su questi temi:
DOCENTI: 1. Avviare un tavolo di approfondimento che affronti il nodo della prestazione lavorativa dei docenti sperimentando, per la docenza, una sola figura pre-ruolo sia pure a tempo determinato; 2. Avviare un tavolo di approfondimento nel quale la gestione degli scatti e il fondo per il merito non necessariamente siano gestiti unilateralmente dall’amministrazione;
PERSONALE T.A.: Affrontare il problema della professionalità del personale tecnico-amministrativo, mortificata dalle ultime disposizioni legislative utile, peraltro, anche a dare una risposta concreta all’emergenza salariale sempre più drammatica
PRECARI: Strutturare un censimento di tutti i lavoratori precari mirando a: 1. creare una banca dati dei contratti 2. regolamentare l’utilizzo dei contratti a termine e la prorogabilità degli stessi 3. avviare un piano straordinario di stabilizzazione dei precari
LETTORI/CEL: Farsi carico della condizione dei lettori madrelingua e dei CEL 1 garantendo l’insegnamento delle lingue a un livello adeguato all’ambito universitario, per tutti gli studenti; 2. contrastando con tutti i mezzi il ridimensionamento in atto che colpisce il personale ma che riduce anche drasticamente la qualità della formazione offerta agli studenti;
RELAZIONI SINDACALI: Ripristinare il confronto sindacale su tutte le materie espropriate dalla legge 150 anche in via non formale;
ADDETTI SERVIZI ESTERNALIZZATI: sperimentare nuove soluzioni in grado di assicurare che i servizi erogati dalle imprese esterne siano più efficienti, ma con trattamenti salariali dignitosi per gli addetti.
RILANCIARE L’UNIVERSITÀ PUBBLICA BARESE È UNA BATTAGLIA DI CIVILTÀ!
Gianni Forte – Segretario Generale CGIL Puglia
Claudio Menga – Segretario Generale FLC CGIL Puglia