La Lucania a piedi. Dallo Jonio al Tirreno
Il richiamo irresistibile di percorre a piedi la nativa Lucania da un mare all’altro, e la grande passione per il trekking sono tra le motivazioni principali che hanno ispirato Nicola D’Imperio a scrivere “La Lucania a piedi. Dallo Jonio al Tirreno”. Originario di Alianello ed affermato professionista a Bologna, autore di interessanti pubblicazioni scientifiche, D’Imperio appartiene a quella nobile ed eletta schiera di medici che coltivano l’arte e le belle lettere ed in questo viaggio della memoria ripercorre i sentieri di altri visitatori illustri della terra lucana, dal Lenormant a Bresson fino De Martino. Dopo aver percorso in lungo e largo buona parte della regione, in un itinerario articolato in cinque tappe, affida alle pagine di un bellissimo libro la indimenticabile esperienza vissuta, raccomandandola anche ad altri, poiché a piedi si consegue una visione diversa della realtà e si scoprono nuove sensazioni. Opera che trae ispirazione dal passato per proiettarsi nel futuro di una regione sempre ricca di risorse, pregna di vitalità ma sempre sfruttata ed emarginata. Quello di Nicola D’Imperio diventa così un reportage completo che abbraccia varie discipline, dalla storia alla geografia, fino all’antropologia, tradizioni popolari, naturalismo, ambiente, costume ma anche fotografia e poesia. L’opera è arricchita ed impreziosita ulteriormente dalla pubblicazione di liriche dei poeti più noti, Mario Trufelli, Nicola Filazzola e Michele Adamo, che accompagnano il libro con i loro sublimi e melodiosi versi. Una nota di merito va alla casa editrice che ha fermamente creduto nel progetto culturale di Nicola D’Imperio, la Edizioni Magister di Matera di Teo Papapietro, che ha realizzato un prodotto di rara finezza tipografica. Altro aspetto che colpisce è la ricchezza delle informazioni e notizie. Spesso si pensa di sapere tutto della Basilicata ed invece sfogliando le pagine del libro ci si accorge che vi è ancora molto da scoprire e questa opera ne è l’esempio illuminante. Tra le tante descrizioni, il paesaggio dei calanchi, delle valli, della natura ancora incontaminata assumono una dimensione particolare quasi fossero creature viventi, parte integrante di un mondo tutto ancora da esplorare. Ed ancora le leggende e le storie di amore e brigantaggio, mai dimenticate e che rientrano a pieno titolo in una letteratura nobile, come è quella lucana, narrate sul filo dei ricordi e delle testimonianze. Alla fine di questo appassionante viaggio Nicola D’Imperio trova la conferma di una Lucania onesta e laboriosa benchè dimenticata, isolata e scarsamente popolata, che purtroppo balza alla cronaca solo per qualche terremoto o discarica. Ma forse sono proprio queste emergenze che hanno prodotto effetti positivi, come i principi morali, la semplicità di vita, la laboriosità, la dignità della persona. I lucani sono presenti dovunque diceva Sinisgalli ma nessuno li vede mai perché si nascondono. Una terra di ricordi, di vibrazioni e sensazioni forti ma anche di cultura e di grandi uomini. Matera è la città dell’uomo e della musica, ha scritto in presentazione Lucio Dalla, amico personale dell’autore, una musicalizzazione non solo tecnica o concertistica ma anche e soprattutto umana e naturale.
Giuseppe Coniglio