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Rubati un tabernacolo e una pisside a Matera

Nella tarda mattinata di ieri, il Parroco della Chiesa del “Cristo Re” ubicata in via Gramsci a Matera, contattava il 112, numero unico europeo, per denunciare l’avvenuto furto di un tabernacolo in argento contenente la pisside con le ostie consacrate. I militari dell’Arma, giunti sul posto, appuravano che i ladri erano entrati indisturbati all’interno della Chiesa, senza effettuare alcuna effrazione. La descrizione di un giovane, casualmente visto dal sacerdote allontanarsi velocemente dal luogo, benché sommaria, consentiva ai Carabinieri operanti di estendere le ricerche ai colleghi già impegnati per i controlli del territorio urbano e periferico intensificati per tutto il periodo delle festività natalizie e di fine anno proprio al fine di prevenire e reprimere efficacemente i reati contro il patrimonio e la persona. Individuato alla fermata dei pullman in Piazza Matteotti un giovane che rispondeva alla descrizione fornita, in procinto di lasciare il capoluogo, i Carabinieri riuscivano ad appurare che lo stesso avesse commesso il furto. Il ragazzo, messo alle strette, oltre a far rinvenire ai militari la refurtiva, già occultata sotto una pianta nel cortile di un condominio nelle vicinanza della Chiesa in attesa, evidentemente, di essere recuperata da qualcuno con una vettura, lasciava intuire di non aver operato da solo, bensì con l’ausilio di altre persone. Avviata immediatamente l’attività di indagine per individuare gli altri autori, i Carabinieri di Matera, investigando tra le amicizie del giovane e grazie ai fotogrammi di una telecamera posta all’entrata della Chiesa, sono riusciti a risalire alle identità dei soggetti, altri tre minorenni. I quattro ragazzi, pertanto, di età comprese tra i 16 ed i 17 anni e tutti già gravati da qualche precedente di polizia per reati specifici, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Potenza per furto in concorso. Il tabernacolo in argento e la pisside contenente le ostie consacrate sono stati restituiti al Palazzo Arcivescovile. Il valore economico, in corso di quantificazione, non è certamente comparabile all’inestimabile valore spirituale e simbolico del simulacro, restituito ai fedeli della comunità. Proprio le Chiese del Capoluogo, meta di turisti e pellegrini, sono tra gli obiettivi sensibili maggiormente vigilati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Matera durante le festività sotto molteplici aspetti: prevenire la possibilità di attacchi terroristici considerata l’immutata scena internazionale, impedire atti vandalici a danno di simboli della Cristianità, garantire un sereno e sicuro svolgimento delle celebrazioni religiose, contrastare all’interno delle Chiese i furti di opere d’arte, simulacri e denaro, incentivati anche dalla crisi economica e dal fatto di considerare erroneamente i luoghi di culto come strutture scarsamente vigilate poiché scarsamente appetibili rispetto ad altri obiettivi.

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