Stazioni Galdo, continua lo stato di agitazione
Permane lo stato di agitazione tra i quaranta lavoratori delle aree di servizio di Galdo (Lauria). A nulla è valsa la mediazione, nel pomeriggio di ieri, dell’assessore regionale alle Attività produttive, Marcello Pitella, se non a strappare una parziale disponibilità dell’Anas ad incontrare le parti e a corrispondere una compensazione economica ai gestori delle aree di servizio in questione, la cui quantificazione non potrà però avvenire prima della fine di agosto. Troppo poco, secondo Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, per sospendere lo stato di agitazione. Nessuna smobilitazione dunque e presidio che prosegue ad oltranza. Neanche il violento temporale che si abbattuto nell’area in serata è servito a raffreddare il clima montante di tensione tra i lavoratori, sempre più preoccupati per il proprio futuro. E si iniziano a temere colpi di testa incontrollabili. A soffiare sul fuoco è arrivata nella prima mattinata di oggi la chiusura della carreggiata nord della A3 tra Laino Borgo e Lauria Sud e la conseguente chiusura della stazione di Galdo Ovest. I sindacati, intanto, hanno chiesto al prefetto di Potenza di convocare un nuovo incontro e di presenziare il confronto con la dirigenza Anas. I segretari di Fisascat e Uiltucs, Aurora Blanca e Rocco Della Luna, si dicono “insoddisfatti perché la soluzione prospettata dall’Anas sposta il problema nel tempo ma non lo risolve. I lavoratori vogliono certezze e non impegni generici. Lavoriamo per trovare una soluzione condivisa che dia garanzie per il presente e per il futuro”.