Primo giorno di scuola, ma problemi irrisolti
Inizia l’anno scolastico, e a Bari come nel resto d’Italia migliaia di studenti tornano nelle loro scuole fatiscenti, comprano abbonamenti per i trasporti sempre più costosi, spendono sempre più soldi fra corredo scolastico e libri di testo.
Riaprono scuole dalla didattica invariata, dalla valutazione che più che far crescere mira solo a schedare: scuole sempre più escludenti ed elitarie, nelle quali spesso e volentieri i diritti degli studenti vengono calpestati.
“Per noi studenti questo autunno non sarà un autunno calmo, ma di conquista e riappropriazione di spazi, di diritti.” dichiara Arianna Petrosino dell’Unione degli Studenti Bari.
“Questa mattina abbiamo distribuito volantini, giornali autoprodotti e copie dello Statuto degli studenti nelle scuole di Bari e lanciato la fotopetizione NON C’E’ PIU’ TEMPO. Oggi non c’è più tempo, vogliamo una legge quadro sul diritto allo studio, un piano di investimenti serio in istruzione e ricerca, agevolazioni sui trasporti e sui luoghi di cultura, e non vogliamo aspettare. Scenderemo in piazza l’11 ottobre, prima data di mobilitazione studentesca nazionale, per rivendicare ancora una volta un’altra idea di scuola, per un welfare reale, per città e scuole a misura di studente”
Fotopetizione: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10200714136961394&type=1&l=bccb44eb7d
Giornalino UdS Bari: http://issuu.com/udsbari/docs/referendum_sett
Unione degli Studenti Bari