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Nota dell’ADICONSUM Taranto Brindisi

Antonio Bosco_Adiconsum TarantoE’ noto a tutti il momento critico delle famiglie italiane dal punto di vista finanziario in quanto vissuto dalla stragrande maggioranza sulla propria pelle.

Disoccupazione, inflazione, riduzione della capacità di spesa e conseguente calo dei consumi, sono parte di un’analisi quotidiana condivisa

Ma c’è anche che i colossi dell’energia ci mettano del loro e questo non va per niente bene!

Un Associato Adiconsum della nostra provincia, in grave crisi finanziaria, eufemismo per dire che lavora quando può, è classificato dall’Enel come “moroso” e non certamente inteso nell’accezione … veneta del termine.

Qualche bolletta pagata con ritardo e diventa addirittura “moroso abituale”.

Così l’Enel riduce la potenza erogata alla sua abitazione come previsto dall’AEEG (Autorità del settore) fino a chiedere la cessazione del contratto di fornitura di energia elettrica.

Il nostro Associato si reca allo sportello Enel per risolverla questione, paga lo scaduto ma invece di riattivare la potenza, come sarebbe stato giusto ed equo, gli viene comunicato che, appunto, è in atto la procedura di cessazione.

Per riavere la fornitura, con un nuovo contratto, si prevedono tempi … tecnici non ben quantificati, a meno che – così lo consigliano – non attivi un nuovo contratto, sempre a suo nome, sempre allo stesso indirizzo, però con un costo maggiorato.

Il cliente dell’Enel ci sta, attiva un nuovo contratto ma nonostante la cifra pagata deve attendere sempre i tempi … tecnici, cioè non meno di cinque giorni.

Ci chiediamo: è possibile che nonostante l’introduzione dei contatori elettronici, comandati da remoto, non si possano espletare questi servizi in tempo reale? E’ poi, è possibile far pagare pressoché una cifra doppia per una stipula di contratto allo stesso cittadino-utente, con lo stesso indirizzo e lo stesso contatore?

Dove sono i benefici reali per i consumatori, pur in presenza di una persistente crisi economica del Paese e del Sud in particolare, che si vedono costretti a pagare il doppio per riavere l’energia elettrica in casa ma con gli stessi tempi della procedura normale? E infine, perché far stipulare un nuovo contratto quando si pagano regolarmente le scadenze pur gravate di morosità?

E’ francamente inaccettabile che si faccia cassa in questa maniera!

Antonio Bosco – Presidente Adiconsum di Taranto Brindisi

 

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