L’attacco di Bubbico verso Pittella
“A noi del Csail-Indignati Lucani non è sfuggita la contemporaneità dell’attacco del ‘mite’ Generale Bubbico nei confronti di Pittella con il decreto ministeriale che istituisce il Fondo destinato in parte anche alla Basilicata per l’estrazione di petrolio. Il decreto rappresenta infatti la manovra del Governo di avocare a se ogni competenza e di dare via libera alle compagnie petrolifere, in cambio di nuove ‘lenticchie’ per i nostri territori, che sono esattamente i disegni contro i quali si è pronunciato Pittella nella campagna delle Primarie”. A sostenerlo è il presidente del Csail-Indignati Lucani Filippo Massaro per il quale lo scontro interno al Pd è solo un pretesto perché la vera posta in gioco è mettere le mani sul petrolio lucano. Adesso che De Filippo non c’è più è evidente che le lobby petrolifere si preoccupano di cosa potrebbe accadere nel caso Pittella diventi Governatore e quindi possa ostacolare quello che è chiamato il vergognoso Piano Strategico Nazionale e che altro non è che estrarre più petrolio e subito ad ogni costo. Bubbico, detto il grande ‘saggio’ è il prosecutore irresponsabile della linea di svendita dei nostri territori – Val d’Agri e Sauro – agli interessi delle società petrolifere. Solo così si può leggere il tono di livore, sicuramente inusuale perché mai usato in 30 anni di attività politica dall’ex Governatore lucano che dopo Di Nardo ha tenuto i rapporti con l’Eni, nei confronti di Pittella al punto di affermare che avrebbe vinto con voti di elettorato del centrodestra, come se invece tutti i voti a Lacorazza sono ‘puri’ e d’origine marxista-leninista. Ebbene noi non abbiamo alcuna difficoltà ad ammettere di aver votato negli anni passati per partiti di centrodestra ma di fronte alla possibilità di scegliere il futuro Governatore senza che nessuno ci abbia chiesto una tessera o una dichiarazione fideista per il centrosinistra non abbiamo esitato a schierarci nell’interesse della tutela del popolo del petrolio. Quanto sta accadendo ci conferma – sostiene Massaro – che abbiamo visto giusto perché la nuova legislatura regionale sarà decisiva per determinare se saranno ancora le compagnie petrolifere e le loro lobby politico-economiche a prevalere oppure se sarà possibile porre un freno. Il nuovo Governo regionale, siamo convinti, in questa partita non potrà essere neutrale.