Raduno dei meridionalisti a Sasso di Castalda
Unirsi è necessario. I meridionali stanno rialzando la testa. A Sasso di Castalda, Unione Mediterranea, l’aggregazione di movimenti e cittadini che ha come obiettivo il riscatto del sud, ha organizzato il raduno di quanti non intendono più assistere al degrado dei territori delle regioni meridionali.
Bisogna uscire dallo stagno e lanciare il sasso per ristabilire la verità e recuperare la credibilità nella politica e nella istituzioni. A Sasso di Castalda – annunciano il segretario, Marco Esposito, giornalista e già assessore al Comune di Napoli, Flavia Sorrentino, portavoce del movimento e Nicola Manfredelli, referente lucano dell’aggregazione, – lanceremo un appello a tutte le persone che con le loro attività – in campo artistico, culturale, imprenditoriale, professionale – hanno tenuto alta, in questi anni così difficili, la bandiera della legalità e della verità.
Unione Mediterranea, che ha tenuto nello scorso mese di giugno il suo primo congresso, è un movimento politico senza un rigido confine di azione perché si sente portatore dei valori della cultura mediterranea basata sull’amore per la vita, il rispetto e l’accoglienza dell’altro e la tradizione millenaria di creatività. Questi principi sono stati calpestati troppe volte in Italia e in Europa con le armi o con il denaro per imporre una civiltà basata sullo sfruttamento della vita delle persone e dei deboli in particolare, per realizzare una società cinicamente materialistica.
Con l’iniziativa di Sasso di Castalda, Unione Mediterranea intende chiamare a raccolta tutti coloro che non intendono assistere impassibili al degrado rendendosi così in parte, corresponsabili delle scelte che penalizzano e mortificano il popolo meridionale.
Bisogna tener conto che oggi, con il fallimento della politica della politica dei politicanti basata sull’arricchimento personale e dei clan di appartenenza, si rende praticabile per le forze libere e indipendenti, per la prima volta dopo l’unità d’Italia, la possibilità di presentare un progetto unitario, di riscatto, di sviluppo, di vita.
Il Mezzogiorno ha davanti a se scadenze e appuntamenti molto importanti per cambiare e innovare la politica e le istituzioni. Tra otto mesi, il 25 maggio 2014, si vota per il Parlamento europeo. Una data che nessun politicante italiano può spostare e già solo questo – in un paese culla del diritto, eppure privo di rispetto per le norme – è un fattore non secondario. Le Europee possono diventare il punto di partenza di un Progetto Mediterraneo. L’occasione per chi ha a cuore l’Italia Mediterranea per contarsi e per iniziare a contare. Le Europee come ogni appuntamento elettorale non sono il fine di un’azione politica meridionalista, tuttavia possono rappresentare l’occasione per dare vita a una prima aggregazione, con effetti positivi in tutte le realtà.
Prima ancora delle elezioni europee è previsto l’appuntamento per il rinnovo del consiglio regionale della Basilicata, che può rappresentare un test indicativo della volontà di cambiamento, tanto più significativo in una regione che vive le contraddizioni di una rilevante ricchezze di risorse e al contempo di una diffusa povertà delle condizioni di vita.
Con l’iniziativa di Sasso di Castalda, Unione Mediterranea vuole dare un messaggio chiaro: vogliamo avviare – dice Marco Esposito – un percorso verso l’autonomia dei nostri territori, senza escludere in prospettiva l’indipendenza da un’Italia nordcentrica che è stata conquistatrice e si è dimostrata matrigna. Vogliamo uscire dalla condizione di colonia interna. Vogliamo riprendere la nostra secolare libertà. Vogliamo giustizia ed equità. Vogliamo smetterla di essere derubati delle risorse che ci spettano in base alla Costituzione e poi subire persino l’umiliazione di essere chiamati ladri. Per questo il 22 e 23 giugno abbiamo lanciato da Casalduni un appello agli amici dei tanti movimenti meridionalisti, e a chi si sente meridionalista nel cuore ma non ha mai aderito a un gruppo organizzato, a non lasciar cadere l’occasione per dare forza e sostanza a un progetto di progresso, di libertà e di verità.