I lavoratori del Consorzio di Bonifica scioperano il 20 novembre
CGIL, CISL e UIL hanno proclamato per il 20 ottobre (rigorosamente dopo le elezioni regionali) lo sciopero dei lavoratori del Consorzio di Bonifica, che da mesi sono senza stipendi. Rispetto al passato, la novità sostanziale è che sono state pagate 2 mensilità , la quattordicesima e quella del mese di giugno, e che un terzo mandato sarebbe pronto ma ancora non ci sono atti ufficiali. “Lo sciopero- fanno sapere i sindacati – resterà confermato se il Prefetto di Potenza, già chiamato in causa, non convocherà un tavolo concertativo tra sindacati stessi, Regione Basilicata ed ente consortile”
“Siamo preoccupati- spiega Antonio Santomartino della Fai Cisl – perchè dopo questa infornata di stipendi non vi è altro che possa mettere in condizione di serenità i lavoratori. Quello che denuncio pubblicamente è che l’esecutivo del Consorzio di Bonifica ha stilato un’intesa con la Regione Basilicata che ha portato dei vantaggi solo al pagamento degli arretrati dell’Enel”. Il riferimento è all’incontro in cui era stato promesso lo stanziamento di 1.900.000 euro, di cui una parte sarebbe servita a pagare i debiti con l’Enel (circa 400.000 euro), ed il restante a pagare tutte le spettanze vantate dai lavoratori.
“Al danno si aggiunge la beffa: nell’ambito della transazione, il sindacato, che avrebbe sicuramente fatto una proposta salomonica, non è stato coinvolto. I fondi sono stati utilizzati con disposizioni evidentemente mirati a saldare uno stato deficitario con Enel trascurando i lavoratori o i fornitori, aspetto che, tra l’altro, non consente di garantire nella totalità i servizi al territorio”. Per inciso, va detto che solo una parte dei lavoratori hanno protestato: “E’ un problema di gestione democratica – spiega Santomartino – ci troviamo di fronte ad un ente al quale è stato concesso dalla Regione, non si sa perché, una sorta di auto commissariamento. I lavoratori, che vivono una situazione di precariato, temono ogni giorno che possa accadere qualcosa”.