Il sussulto dell’astensione e l’assenza di una soluzione
Oltre la metà dei cittadini lucani ha scelto di manifestare con la diserzione dei seggi elettorali il proprio malessere, volendo affermare, in tal modo, che non considera più nessuno, tra i partiti politici e i rappresentanti istituzionali, credibile e degno di rappresentare una realtà tanto mortificata e tradita nelle promesse e nelle aspettative.
In contemporanea, quasi a voler confermare il pensiero di gran parte del popolo lucano, è giunta la notizia dell’incredibile esclusione dei Comuni della Basilicata dal provvedimento del Governo sulla delimitazione delle aree colpite dall’alluvione del mese scorso.
Una regione abbandonata a se stessa, male amministrata e male rappresentata nelle istanze che esprimono i territori e i cittadini, che però non trova soluzione, secondo Lucania Viva e Unione Mediterranea, nel sussulto dell’astensionismo, seppure così elevato ed eclatante.
Finito lo stupore dello scrutinio, riprendono valore i dati dei voti validi, che riconsegnano alla Basilicata un quadro non dissimile da quello precedente, in cui, a parte la possibilità di veder realizzata la cosiddetta rivoluzione democratica annunciata dal neo Presidente, Marcello Pittella, la vera alternativa da costruire rimane quella di una forza politica autenticamente espressione dei territori e dei cittadini lucani, ai quali bisogna rispondere e dar conto in modo esclusivo, a differenza di quanto continua a succedere con i Partiti obbligati ad assecondare gli interessi esterni ed estranei alla Basilicata.
Lo stesso M5S, nell’interrogarsi sui motivi del proprio ridimensionamento, ha dimostrato anche in Basilicata di poter rappresentare più che altro una attenuazione dei danni della rabbia verso il sistema, piuttosto che una soluzione ai problemi reali che affliggono la regione in ordine alla difesa degli interessi territoriali e al governo dei processi economici, che non possono dipendere da decisioni imposte e preconfezionate.
Alla luce dell’esito del risultato elettorale, il Movimento Lucania Viva e Unione Mediterranea si adopereranno con il massimo impegno per superare la frammentazione delle forze sociali e dare forza e sostanza all’appello di Sasso di Castalda dello scorso mese di settembre rivolto a tutti coloro che hanno rappresentato in questi anni difficili il volto fiero e pulito della Lucania e del Sud, in modo da porre fine alla subalternità politica e culturale che ha consentito il saccheggio delle risorse e l’impoverimento della Basilicata e del Mezzogiorno d’Italia.
Nicola Manfredelli – Coordinatore di Lucania Viva e Unione Mediterranea Basilicata