A Bari sull’incidente stradale di Japigia indaga la Procura. Corteo funebre contromano davanti al carcere di Bari, Decaro:” Simbolismo criminale preoccupante”
Sarebbe coinvolta un’auto dei carabinieri nell’incidente mortale che è costato la vita, nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, al 27enne barese Christian Di Gioia. Secondo una parziale ricostruzione dei fatti, il giovane non si sarebbe fermato all’alt dei carabinieri fuggendo a bordo della sua moto, una Honda Africa Twin. A questo punto, i carabinieri avrebbero iniziato un inseguimento, terminato nel quartiere Japigia, nei pressi del ponte di via Magna Grecia dove Di Gioia ha perso il controllo della due ruote cadendo rovinosamente a terra. Secondo quanto è emerso dalla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, il giovane ha perso il controllo della sua moto, dopo aver preso ad alta velocità la rotatoria, finendo a terra da solo. Escluso un coinvolgimento diretto della macchina dei Carabinieri, rimasta coinvolta nella situazione. La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta sull’incidente, condotta dalla polizia locale e coordinata dalla pm Desirèe Digeronimo, che finora ha escluso che l’impatto del motociclista al suolo sia avvenuto a causa dello scontro con un altro mezzo. “Le immagini di stamane mi hanno molto colpito. Un corteo funebre contromano davanti al carcere di Bari, con decine di moto al seguito , ha accompagnato il feretro del 27enne Di Gioia. Sono situazioni che appartengono ad un simbolismo criminale preoccupante, ha dichiarato il sindaco di Bari, Antonio Decaro, commentando le immagini del funerale che ha attraversato la città. «Magistratura e forze dell’ordine sono al lavoro e bisogna avere fiducia”